Con l'audizione delle associazioni
antiracket la commissione di studio e inchiesta - istituita
dalla Regione - sul fenomeno delle criminalità organizzata in
Puglia sta procedendo ad approfondire le tematiche da porre alla
base di un testo di legge unico della Regione Puglia in materia
di antimafia sociale e di rafforzamento della promozione delle
cultura della legalità. La commissione, presieduta da Rosa
Barone (M5S), ha a tal fine oggi ascoltato i rappresentanti
della Federazione associazioni antiracket e antiusura italiane
(Fai) Puglia, della Fondazione buon samaritano di Foggia e della
Consulta nazionale antiusura "Giovanni Paolo II". Dai lavori è
emerso che la situazione piuttosto delicata in Puglia si fa
critica nella provincia di Foggia, dove gli operatori economici,
pressochè nella totalità, non denunciano le estorsioni. Il
fenomeno dell'usura - è stato inoltre spiegato - investe sempre
più nuclei familiari. Per affrontarla sono state avanzate alcune
proposte dalle associazioni: l'introduzione di nuove norme per
quegli imprenditori che si rifiutano di collaborare con le
Istituzioni; un richiamo forte al senso di responsabilità delle
famiglie per evitare il fenomeno del sovraindebitamento anche
legale; informare in maniera adeguata sulla natura e
sull'organizzazione degli organismi preposti alla lotta
all'usura evidenziando e cercando di incentivare il ruolo svolto
dal volontariato; lotta al gioco d'azzardo; la previsione di una
fiscalità agevolata per gli imprenditori che riprendono la loro
attività e la disponibilità di altri fondi che vadano ad
affiancarsi a quello nazionale antiusura. Su quest'ultimo punto
la presidente Barone ha sottolineato che si sta valutando
l'istituzione di un Fondo regionale di garanzia,
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