La 'crescita blu' del territorio
pugliese, con la riorganizzazione strutturale e normativa della
pesca e dell'acquacoltura, e le nuove norme in materia di
attività venatoria, con la tutela e la programmazione delle
risorse faunistico-ambientali, sono state al centro dei lavori
delle commissioni Affari generali ed Attività produttive. Nella
seduta congiunta presieduta da Cosimo Borraccino (Si) e Donato
Pentassuglia (Pd) è stato oggi approvato il disegno di legge
sulla pianificazione e lo sviluppo della pesca e
dell'acquacoltura regionale che, nel rispetto degli obiettivi
della Politica comune della pesca (Pcp), vuole garantire - è
emerso - che le attività siano sostenibili dal punto di vista
ambientale nel lungo termine e che siano gestite in modo
coerente con i criteri di sostenibilità. Tra i principali
aspetti l'istituzione dell'Osservatorio regionale e
l'introduzione del piano della pesca e dell'acquacoltura, come
strumento di programmazione finalizzato ad orientare le linee
gestionali e gli interventi migliorativi ambientali. Nel corso
della seduta congiunta sono stati inoltre approvati 19 articoli
del ddl sull'attività venatoria, con che disposizioni riguardano
il controllo della fauna, i divieti temporanei di caccia, la
cattura a scopi scientifici e per l'utilizzo nell'attività
venatoria, gli appostamenti fissi e temporanei, l'utilizzo dei
fondi ai fini della gestione programmata della caccia, il
divieto di cacciare in alcuni tipi di fondi e terreni oltre che
nei parchi pubblici e privati, nelle riserve naturali e negli
oliveti. In Consiglio regionale si è inoltre tenuta oggi
l'audizione del direttore delle Risorse umane dello stabilimento
Bosch di Bari, Francesco Basile, che nella riunione di
commissione presieduta da Alfonso Pisicchio (La Puglia con
Emiliano) ha annunciato "una strategia ponte di cinque anni per
la riconversione ed un piano di contenimento, con l'orario
ridotto, così da salvaguardare i dipendenti che lavoreranno meno
ma tutti".
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