E' stato
incardinato nella Commissione consiliare per le Attività
produttive della Puglia il disegno di legge su 'Pianificazione e
sviluppo della pesca e dell'acquacoltura regionale'. Il
presidente della Commissione, Donato Pentassuglia, precisa che
"l'iter legislativo sul disegno di legge di cui la seconda
Commissione ha il coordinamento dovrà concludersi nel più breve
tempo possibile perché le misure in esso racchiuse sono
propedeutiche ai bandi europei sulla pesca". Ribadendo il ruolo
strategico della pesca per l'economia regionale e fissando i
molteplici ambiti di azione, il ddl introduce il Piano della
pesca e dell'acquacoltura come strumento di programmazione
finalizzato a orientare le linee gestionali e gli interventi
migliorativi ambientali. E prevede l'istituzione
dell'Osservatorio regionale della pesca e dell'acquacoltura.
Inoltre, la norma prevede la concessione di aiuti e sostegni
economici a favore delle imprese attive nella produzione, nella
trasformazione e nella commercializzazione dei prodotti della
pesca e dell'acquacoltura; e norma la vendita diretta del
pescato, ovvero la cosiddetta pesca fantasma, la pesca sportiva
e ricreativa, ribadendo il divieto di vendita del pescato
prodotto da questa attività.
Il testo del ddl, precisa una nota del Consiglio regionale,
colma il vuoto legislativo nella materia perché la Regione, a
seguito della delega (1977), si è limitata all'adozione di due
deliberazioni di Giunta: una contenente l'affidamento alla
Province a svolgere le funzioni amministrative in materia di
pesca nelle acque interne; e l'altra di disciplina della pesca e
della molluschicultura nella sola Laguna di Varano.
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