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Consiglio Puglia: su Acquedotto due ipotesi di gestione

Consiglio Puglia: su Acquedotto due ipotesi di gestione

Tavolo tecnico conclude lavori, ora tocca a Giunta regionale

BARI, 29 maggio 2017, 13:39

Redazione ANSA

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Il tavolo tecnico-paritetico su Acquedotto pugliese ha completato il proprio lavoro individuando le soluzioni destinate a garantire la gestione pubblica del servizio idrico integrato. E' quanto emerso oggi in Consiglio regionale nella seduta conclusiva dell'organismo, insediatosi il 13 aprile scorso sotto la guida del presidente dell'Assemblea legislativa pugliese, Mario Loizzo. Sulle due ipotesi, il modello di società in house interamente partecipata da capitale pubblico (Regione ed enti locali) ed il modello legato alla trasformazione in azienda speciale, sarà ora la Giunta regionale a doversi esprimere. I risultati degli approfondimenti giuridici e l'intera serie dei documenti acquisti dall'organismo saranno infatti trasferiti al Governo regionale, per le decisioni sull'assetto gestionale dell'ente idrico. I tempi dovrebbero essere rapido visto che l'obiettivo finale resta di trovare una soluzione prima della gara di affidamento del servizio idrico, fissata al 31 dicembre 2018. Da qui la sollecitazione di Loizzo all'Autorità idrica pugliese, rappresentata dal sindaco di Andria, Nicola Giorgino, a porre all'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e all'Autorità per il sistema idrico il quesito sulla possibilità di rinviare il termine di fine 2018. A conclusione della riunione Loizzo ha ribadito che l'Acquedotto pugliese resterà in mano pubblica: "Non c'è nessun soggetto politico in Regione che abbia la volontà di privatizzare alcunché o di mettere a gara il servizio idrico integrato. Il tavolo ha fatto un buon lavoro, approfondendo i vari aspetti e definendo il quadro delle soluzioni giuridicamente fondate". Tra gli atti che saranno trasmessi alla Giunta ci sono il documento elaborato dalla sezione legale del Consiglio, quello del Movimento 5 Stelle, le note del capogruppo di Noi a sinistra, Enzo Colonna, e del costituzionalista Alberto Lucarelli.
   

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