Ci sono nove indagati, compresa la
società Nardò Technical Center, per l'incidente stradale mortale
avvenuto sulla pista del centro prove Porsche di Nardò (Lecce),
nel quale il 21 febbraio scorso morì il collaudatore di moto
Mattia Ottaviano. Le iscrizioni nel registro degli indagati, per
omicidio stradale ed omicidio colposo, sono un atto dovuto in
vista dell'accertamento tecnico irripetibile disposto dalla
magistratura salentina che è al lavoro per ricostruire la
dinamica dell'incidente.
Il 10 aprile - riportano media locali - verrà conferito
l'incarico al perito che svolgerà l'accertamento. Nell'elenco
degli indagati ci sono, tra gli altri, i nomi dei legali
rappresentanti del centro prove di Nardò, dei manager e del
driver alla guida dell'auto con la quale si scontrò la moto
guidata da Ottaviano. Nei confronti della Nardò Technical Center
viene ipotizzato l'illecito amministrativo in relazione al reato
di omicidio colposo "relativamente ai presidi precauzionali e di
sicurezza dei luoghi di lavoro e lavoratori, adottati e/o
adottabili".
Ottaviano, 36 anni di Tuglie, driver di una ditta esterna,
era alla guida di una moto Ducati Panigale in fase di collaudo
quando tamponò la Porsche Panamera condotta da un altro driver.
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