"Dobbiamo concepire lo sviluppo della
difesa Europa come un arricchimento, in una prospettiva di
integrazione con l'Alleanza atlantica. È il tempo di creare
deterrenza che scoraggi le minacce del domani, occorrono scelte
coraggiose e servirà far circolare le conoscenze tecnologiche
degli alleati. La deterrenza militare è il presidio della pace".
Lo ha detto il Capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio
Giuseppe Cavo Dragone, a Bari in occasione della cerimonia per
la Giornata dell'Unità e delle Forze armate, alla presenza del
Capo dello Stato Sergio Mattarella.
"Un conflitto tra due paesi nel cuore dell'Europa - ha
proseguito parlando della guerra in Ucraina - si è trasformato
in una polarizzazione tra due mondi, con effetti che si sono
propagati. L'Italia è consapevole della posta in gioco e ha
preso una posizione ferma ed è impegnata nel quadro Atlantico
europeo. Chi pensava a una Nato in difficoltà ha commesso un
grave errore di valutazione. L'Alleanza ha rapidamente adattato
la visione strategica alle nuove minacce. La Nato è un presidio
di libertà e democrazia, e l'Italia ha dato il suo contributo
fondamentale e apprezzato. Chi contava su una Europa incerta ha
sbagliato i suoi calcoli. L'unione ha reagito facendo avanzare
il processo di integrazione".
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