Qualche ora prima che si riunisse
l'Assemblea dei soci di Apulia Film Commission per decidere
sulla proposta della Regione Puglia, socio di maggioranza, di
commissariare la fondazione, sono arrivate in una lettera le
dimissioni della presidente del Cda Simonetta Dellomonaco. E'
l'epilogo di otto mesi di scontri al vertice di Afc, tra la
stessa Dellomonaco e il direttore generale Antonio Parente,
sfociata anche in una denuncia penale da parte della presidente
nei confronti del suo ormai ex direttore per una presunta
aggressione fisica che si sarebbe consumata lo scorso novembre
dopo una riunione di lavoro. Accusa che Parente ha sempre negato
ma che gli è costata 10 giorni di sospensione.
"Oggi - si legge in un passaggio della lettera firmata da
Dellomonaco - per quello spirito di servizio rimetto il mio
mandato, rassegnando le mie dimissioni perché ritengo che
un'azione nobile debba trovare un luogo nobile dove esprimersi.
Con grande dolore prendo atto che questo luogo non lo è più. Non
è un posto nobile quello che permette ad un direttore di
aggredire una donna, suo presidente, e poi lo lascia continuare
impunito". "La sofferenza di una donna del Sud - conclude - che
lotta con tenacia ma che incontra sulla sua strada la resistenza
di una mentalità machista che accetta solo logiche di potere e
dominazione a tutti i costi. Queste logiche sono un mastodonte
di fronte al quale non mi arrenderò mai, ma che oggi mi hanno
provata profondamente, ed è per questo che non mi resta altra
scelta che tirarmi indietro. Per i gravi episodi da me
segnalati, confido nella Magistratura che farà il proprio
lavoro".
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