Banca Popoalre di Bari (gruppo
Mediocredito Centrale) chiude il primo semestre con una forte
riduzione delle perdite a 14,8 miioni contro i 101 milioni dello
stesso periodo di un anno fa quando aveva dovuto operare
rettifiche sui crediti e l'accantonamento 'una tantum' di circa
53 milioni a fronte dell'adesione al Piano di incentivazione
all'esodo.
Nel semestre 2022 la banca registra inoltre un aumento del
margine di intermediazione (121,64 milioni di euro rispetto ai
119,97 milioni di euro, +1,4%), "pur in presenza di un perimetro
di filiali inferiore rispetto al 30 giugno 2021, anche grazie ai
primi risultati relativi al rilancio dell'attività commerciale
in coerenza con gli indirizzi strategici del Piano Industriale
2022-2024". L'istituto segnala anche "una crescita del 3,7%
degli impieghi alla clientela e una tenuta della raccolta da
clientela, stabile intorno ai 10 miliardi di euro.
In "contrazione significativa i costi operativi (-36,5%) per
effetto del trend in diminuzione dei costi per il personale
(-53,1% dovuto anche alla presenza nel 2021 dell'accantonamento
straordinario al fondo esodi) e delle altre spese amministrative
(-8,1%) rispetto al primo semestre del 2021
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