Gli antichi Fanòve tornano a
bruciare a Castellana Grotte, per la 329/a edizione dei falò di
ringraziamento a Maria Santissima che salvò il paese dalla
peste. Accesi sabato 11 gennaio alle 19, soprattutto in Largo
San Francesco, nei pressi del santuario della Madonna della
Vetrana, sono però un centinaio in tutta la cittadina.
Richiamano migliaia di persone e per accoglierle sono stati
allestiti parcheggi e bus navetta, tutti gratuiti. Per
tramandare la tradizione, i 'fanovisti' (volontari spinti dalla
fede) hanno cominciato a insegnarla nelle scuole, spiegando sia
il rito che la tecnica di costruzione: le cataste di legno, alte
tra 12 e 16 metri, sono fatte con radici e tronchi scelti e
composti in modo particolare. "Si parte con uno strato
stabilizzato, per evitare che il fuoco rovini il manto stradale,
e si comincia il riempimento con le radici", spiega l'assessore
alla cultura di Castellana, Vanni Sansonetti, presentando
l'appuntamento in Regione con l'assessora alla cultura della
Puglia, Loredana Capone.
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