"Serve grande unità per isolare il
caporalato mafioso, che è il più pericoloso, cambiando i
rapporti di forza sul territorio". Lo ha sostenuto il presidente
della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo oggi a Bari
nel quartiere della Fiera del Levante all'incontro organizzato
dalla Coldiretti sul tema: 'Nutrire la legalità per la tutela
dei beni comuni'. Nel convegno Emiliano ha avuto modo di
confrontarsi con il magistrato Gian Carlo Caselli che, in
qualità di presidente del Comitato Scientifico dell'Osservatorio
sulla criminalità nell'agricoltura, ha spiegato come "il sistema
agroalimentare subisca un ruolo attivo e crescente della
criminalità organizzata".
Per Emiliano sono due gli aspetti fondamentali da porsi: "La
tutela della dignità del persone, che è l'obiettivo principale,
e la tutela dell'immagine dell'agricoltura pugliese che in
alcuni casi è stata rovinata da grandi giornali europei che
descrivevano il pomodoro pugliese come insanguinato dal lavoro
illegale". "La Regione Puglia si è resa conto - ha aggiunto
Emiliano - che le imprese pugliesi non sono ancora pronte per
gestire i tanti lavoratori migranti ed è intervenuta fornendo
vitto ed alloggio con investimenti che hanno portato alla
creazione di vere e proprie foresterie nelle campagne, dotate di
sistema di trasporto. In questo meccanismo - ha spiegato
Emiliano - le imprese non devono fare riferimento ai caporali e
nel caso siano minacciate o abbiano difficoltà di trovare
manodopera diversa devono poter contare sul supporto delle
istituzioni. Per fermare il giro d'affari alimentato con lo
sfruttamento dei braccianti, penso alla Capitanata come esempio,
serve grande unità e particolare sorveglianza, come ieri abbiamo
spiegato al premier Gentiloni in occasione dell'inaugurazione
della Fiera. Serve una forte relazione tra aziende e forze
dell'ordine, con organismi che controllino la legalità". "La
Puglia continuerà a fare la sua parte, anche nell'aiutare il
legislatore - ha concluso Emiliano - a strutturare nuovi reati
in materia di agricoltura, che consentano maggiore precisione e
reale applicazione delle sanzioni".
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