Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto
"ritengono inaccettabile aprire un confronto sulla Cassa
integrazione straordinaria", e "hanno rispedito al mittente" la
proposta dell'azienda per 4.984 dipendenti dello stabilimento
ionico, in quanto "peggiorativo in termini di tenuta rispetto al
passato. In particolare - scrivono in un comunicato congiunto -
il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria rischia di
aprire fronti incerti rispetto alle tutele occupazionali in una
fase delicatissima con alle porte la cessione degli asset
produttivi, oltre a produrre ripercussioni pesanti sul reddito
dei lavoratori già fortemente penalizzati".
I sindacati, si aggiunge, hanno "rispedito al mittente la
proposta aziendale odierna di adozione della Cigs per
Amministrazione straordinaria nella consapevolezza che il tavolo
di discussione, a questo punto, deve essere trasferito presso il
competente Ministero al fine di ricercare una concreta
risoluzione che tuteli l'occupazione e il reddito dei
lavoratori".
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