Un pezzo di corda di
nylon, lungo circa 60 centimetri, è stato trovato dagli
investigatori all'interno del bidone per combustibili in cui la
notte scorsa é stato rinvenuto il cadavere di un uomo in
avanzato stato di decomposizione. La circostanza avvalorerebbe
l'ipotesi investigativa che la vittima, prima che il corpo
venisse nascosto nel fusto, sia stata uccisa forse tramite
strangolamento.
Al momento si tratta solo di un'ipotesi, perché lo stato di
saponificazione del cadavere non permette una valutazione delle
cause della morte, che gli inquirenti definiscono di sicuro "non
recentissima". Le modalità dell'occultamento del cadavere
sembrerebbero di stampo mafioso. Dopo essere stato riposto
all'interno del bidone, il cadavere é stato ricoperto di pietre
e con una colata di calce. Accorgimento, questo, che potrebbe, a
detta degli investigatori, aver rallentato il processo di
decomposizione del corpo, ma allo stesso tempo potrebbe anche
averlo favorito in presenza di temperature esterne molto alte.
La Dda, che sta coordinando le indagini col sostituto
procuratore Alessio Coccioli, ha disposto l'autopsia, che
dovrebbe essere eseguita per il fine settimana, e una preventiva
indagine strumentale.
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