"Valuteremo con scrupolosa
attenzione gli atti prodotti in ordine ad una situazione che ha
una 'anzianità' di almeno 17 anni e che quindi attraversa ben
quattro amministrazioni comunali, e le eventuali responsabilità
di carattere individuale che riguardano il ruolo e la funzione
della tecnostruttura". Lo ha detto il sindaco di Foggia, Franco
Landella, a proposito della vicenda dell'ex distretto militare
occupato da anni da abusivi e per il quale il comune ha pagato
le utenze fino a quasi un milione di euro. Landella ha anche
espresso apprezzamento e fiducia per l'operato della
magistratura e delle forze del'ordine. L'inchiesta ha portato
anche al sequestro per equivalente di oltre 360mila euro a
dirigenti comunali che avrebbero consentito questo danno
erariale si protraesse negli anni.
Il sindaco sottolinea in una nota di avere fornito ai
dirigenti al momento del suo insediamento "un atto di indirizzo"
perchè venissero "messe in campo tutte le iniziative utili ad
eliminare le indennità di occupazione degli immobili presi in
fitto dal Comune di Foggia, a predisporre i conseguenti sgomberi
per coloro i quali occupavano in maniera abusiva strutture
appartenenti al patrimonio pubblico ed a verificare l'esistenza
di allacci abusivi alla rete pubblica, messi surrettiziamente a
carico dell'Amministrazione comunale". "Ne è conferma - aggiunge
- l'attività posta in essere dal Comune nell'area che ospita i
container di via San Severo per il distacco delle utenze
abusive, con l'obbligo per i residenti di siglare singoli
contratti a loro carico con l'Enel, la cancellazione dei fitti
dei locali ubicati in località Salice e del fabbricato in vico
della Pietà, solo per fare alcuni esempi". "Decisioni non
semplici - conclude - che in molti casi hanno generato forti
proteste che hanno inciso anche sul fronte dell'ordine pubblico,
ma che andavano adottate proprio nell'ottica del contrasto a
queste forme di abusivismo, i cui costi per troppi anni sono
stati scaricati sulle spalle dei cittadini".
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