Nell'eventuale processo sullo scontro
fra due treni avvenuto lo scorso 12 luglio sulla tratta a
binario unico Andria-Corato, in cui sono morte 23 persone, la
Regione Puglia si costituirà "parte civile nei confronti di
chiunque, fosse anche qualcuno parte della Regione Puglia". Lo
ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano, precisando
che "se per ipotesi vi dovessero essere responsabilità anche da
parte di qualcuno di noi, eserciteremo il diritto-dovere di
costituirci parte civile, e di approfondire la verità".
Oggi, in un incontro sulle stragi da incidenti al quale sono
intervenuti alcuni famigliari delle vittime pugliesi, Emiliano
ha detto: "Capisco il dramma di chi si sente responsabile di
questo incidente, però si devono rendere conto che in questo
momento l'unica cosa che può restituire un minimo di fiducia
alle persone che hanno patito un evento del genere è ricostruire
la verità".
Il presidente della Regione ha aggiunto, rivolgendosi ai
parenti delle vittime, che "qualunque cosa dovesse servire al
collegio dei difensori delle persone offese, la Regione è a
disposizione. Ovviamente con grande discrezione perché siamo in
una situazione di imbarazzo: dobbiamo comprendere fino in fondo
- ha precisato - se all'interno della struttura organizzativa
della Regione tutto abbia funzionato come si deve oppure no. E
questo dovremo farlo senza guardare in faccia a nessuno". "La
nostra disponibilità alla collaborazione - ha sottolineato -è
una vostra facoltà, decidete se avete bisogno di noi" per
affrontare il processo.
"Noi - ha spiegato Emiliano - siamo disponibili a fare
riunioni con il collegio dei difensori per fornire tutte le
informazioni necessarie, tutti i documenti ove alcuni non
dovessero essere stati ancora consegnati all'autorità
giudiziaria". "Insomma - ha concluso - a fare quello che una
pubblica amministrazione deve fare in questi casi: consentire
con trasparenza a tutti di sapere quello che è successo".
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