Il progetto si chiama
'Xylella quick time tollerance' (test veloce di tolleranza alla
Xylella) ed ha l'obiettivo di testare cultivar di olivo
tolleranti al batterio che ha infestato gli uliveti salentini.
E' frutto di una ricerca condotta dall'Istituto per la
protezione sostenibile delle piante (Ipsp) del Cnr,
dall'università di Bari e dal Centro di ricerca, sperimentazione
e formazione in agricoltura (Crsfa) 'Basile Caramia', sotto
l'egida di Coldiretti Lecce e con la collaborazione
dell'imprenditore Giovanni Melcarne, presidente del consorzio
Dop Terra d'Otranto.
Il progetto è stato presentato oggi a Presicce, in località
Masseria del Feudo, in un campo sperimentale di 12 ettari in cui
sono stati innestati mille ulivi secolari con 250 varietà, di
cui 220 italiane (moltissime Dop) e 70 delle quali pugliesi e
salentine, per un totale di circa cinquemila innesti. Tra le
varietà anche cloni delle cultivar autoctone, Ogliarola e
Cellina, per redigere una scala di tolleranza del batterio.
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