Con i primi risarcimenti da parte
dello Stato italiano, volge al termine la battaglia giudiziaria
dell'Associazione giovanile talassemici di Lecce per il
risarcimento dei danni subiti a causa di trasfusioni con sangue
infetto avvenute nei primi anni '90. Lo rende noto il legale
dell'associazione, Paola Perrone.
L'iter era iniziato nel 2012. A seguito della sentenza del
gennaio scorso, con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo
ha condannato lo Stato italiano al pagamento dei danni morali a
375 pazienti, il legale ha presentato per conto di 24 pazienti
salentini un atto di diffida al Comitato dei ministri d'Europa
per eseguire la pronuncia della Corte di Strasburgo. Il 5
settembre scorso il governo italiano ha pagato ai ricorrenti
salentini il danno morale, cui la Cedu ha condannato l'Italia,
con somme tra 20mila euro e 30mila euro. Il ministero della
Salute ha aperto nell'agosto scorso la fase transattiva
dell'equa riparazione in 100 mila euro nei confronti dei
ricorrenti vincitori a Strasburgo.
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