E' stata sequestrata l'auto furgonata
presa a noleggio, in aeroporto, da Enrico Galati, 47 anni di
Melissano, residente in Germania, morto suicida in stazione, a
Mola di Bari, domenica mattina. Il cadavere di Galati deve
comunque essere ancora riconosciuto ufficialmente dai parenti.
Si tratta di un Fiat Qubo che l'uomo, in base al contratto di
noleggio, avrebbe dovuto restituire dopo una settimana trascorsa
in Italia. Sul mezzo saranno condotte analisi scientifiche alla
ricerca di eventuali tracce organiche in relazione alla
scomparsa di Paolo Dragone, il cinquantaseienne dipendente del
Comune di Monopoli allontanatosi da casa tra la sera di
mercoledì scorso e giovedì mattina. Per diverso tempo Dragone e
Galati hanno avuto un'assidua frequentazione al punto che il
pasticcere di Melissano, anch'egli pare distante dalla sua
famiglia d'origine, aveva preso il domicilio a Monopoli, a casa
del suo amico.
Riguardo alle indagini, sulla macchia di sangue trovata sul
pianerottolo di casa di Dragone i carabinieri non hanno ancora
raccolto prove che si tratti di sangue dell'uomo scomparso.
Nell'abitazione dell'uomo, posta sotto sequestro, sarà compiuto
il 27 maggio un sopralluogo dei Ris. Allo stato attuale, quindi,
si lavora per dare un identità certa all'uomo suicida a Mola di
Bari, verosimilmente Enrico Galati, che la sera del 20 maggio,
alle 19.30 ha scritto sul suo profilo Facebook un messaggio che
sa di addio. La scomparsa di Dragone è stata denunciata dai
parenti che non lo hanno visto arrivare alla tumulazione della
madre.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA