"La vita è stata difficile, ma sono
stato più fortunato di altri, non avendo vissuto la tragica
esperienza dei campi profughi e non avendo avuto famigliari che
hanno perso la vita nelle foibe". Dionisio Simone, esule
istriano fuggito a sei anni da Pola con la famiglia, ha offerto
così oggi a Bari la sua testimonianza in occasione di un
convegno dedicato al Giorno del Ricordo delle Foibe, organizzato
dalla Prefettura di Bari insieme all'Istituto pugliese per la
Storia dell'Antifascismo Ipsaic.
Presenti numerosi studenti, autorità militari e civili. Tra
queste il Prefetto di Bari, Carmela Pagano, che ha spiegato come
"l'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia, dalle ex province
italiane passate alla Jugoslavia con il trattato del 10
febbraio, sia un momento storico su cui non c'è sufficiente
conoscenza, soprattutto da parte dei giovani". "Sulle foibe e
sul tema dei profughi - ha aggiunto il presidente del consiglio
regionale della Puglia, Mario Loizzo - il diritto alla verità è
stato a lungo trascurato".
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