Fim, Fiom, Uilm e Usb hanno
definito il programma dello sciopero dei dipendenti diretti e
dell'indotto Ilva e della manifestazione sotto la prefettura di
Taranto programmati per il 10 febbraio. "Emerge forte tra i
lavoratori - è detto nel documento operativo elaborato a seguito
dell'ultimo consiglio di fabbrica - l'esigenza di portare al
Governo, tramite il prefetto di Taranto, la voce degli operai di
Ilva e del suo indotto, delle ditte dell'appalto, che oramai da
troppo tempo sentono sulle proprie spalle una precarietà
insostenibile dovuta alla incertezza e alla mancanza di garanzie
sulla tenuta dei livelli occupazionali". Lo sciopero è
confermato dalle 9 alle 13 per il primo turno e dalle 19 alle 23
per il secondo.
I lavoratori timbreranno nei reparti alle ore 9 e usciranno
con gli indumenti di lavoro. Poi dovranno radunarsi all'ingresso
delle portinerie A-D-Tubificio-Imprese-Varco Ima Porto
Mercantile dove, a partire dalle 9, saranno messi a loro
disposizione bus che provvederanno ad accompagnarli dall'Ilva al
ponte di pietra, nella città vecchia di Taranto. Il servizio
navetta sarà garantito anche per il ritorno alle portinerie Ilva
a partire dalla 12 dalla discesa Vasto. Dopo il concentramento
nella zona del ponte di pietra 'Sant'Egidio' i lavoratori
daranno vita a un corteo che proseguirà, attraverso via
Garibaldi, corso Due Mari e Lungomare, fino alla prefettura,
dove si svolgerà il sit in programmato.
"I lavoratori - viene sottolineato nel documento - ritengono
fondamentale ottenere garanzie sull'ambientalizzazione del sito
produttivo Ilva e la bonifica del territorio di Taranto" e
"ritengono indispensabile porre delle migliorie sulle strutture
sanitarie. Chiedono altresì la tutela degli attuali livelli
occupazionali dell'intero tessuto industriale tarantino. Per
queste ragioni chiedono la vicinanza a tutti i cittadini a cui
propongono la condivisione di questi temi".
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