Il "ricompattamento della Scu a
Brindisi con irrigidimento delle strutture gerarchiche e ritorno
al passato delle cerimonie di affiliazione" è uno dei dati
segnalati durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno
giudiziario da Marcello Dell'Anna, presidente della Corte
d'appello di Lecce. La Scu brindina ha come core business il
mercato degli stupefacenti (segnalato in crescita), oltre
all'attività estorsiva con modalità mafiose.
Dell'Anna nella sua relazione ha evidenziato nel distretto
"una sorta di stabilizzazione nel periodo 2014/2015 degli
interessi sul territorio" della 'Sacra corona unita' e di gruppi
gravitanti intorno ad essa, "sebbene molti degli esponenti di
maggiore spessore siano detenuti in carcere". Per il presidente
Dell'Anna, "ad ostacolare l'azione di contrasto alle
manifestazioni criminose concorrono la scarsa collaborazione di
molte vittime di condotte criminose e violente". Nel distretto
il traffico delle sostanze stupefacenti non ha registrato
significative flessioni; non si sono verificati omicidi di
mafia; il contrabbando di sigarette è rientrato.
Ciononostante, la ripresa della criminalità nella provincia
di Lecce ha segnalato rinnovata vitalità, gli episodi di
danneggiamento, intimidazione e violenza sono aumentati del 40%.
Nella provincia di Taranto l'assetto criminale è stato
profondamente inciso dall'operazione 'Alias', che nell'ottobre
del 2014 ha portato ad oltre 50 arresti.
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