"L'esito finale di questo processo,
con la condanna ad un anno di reclusione, è la certificazione
che Frisullo non avrebbe mai dovuto essere arrestato". Così
l'avvocato Michele Laforgia, difensore dell'ex vicepresidente
della Regione Puglia Sandro Frisullo, al termine del processo in
Cassazione che ha confermato la condanna per un episodio di
turbativa d'asta, annullandola per un altro capo d'imputazione
relativo ad una seconda presunta gara truccata.
"Il processo non finisce qui - continua il legale - perché
dovremo tornare a discutere la vicenda in Corte d'Appello". Con
riferimento al capo d'imputazione per il quale la condanna nei
confronti di Frisullo è diventata ormai definitiva, l'avvocato
Laforgia ricorda che "ieri il Tribunale di Bari con rito
ordinario, quindi con l'acquisizione di tutte le prove nel
contraddittorio delle parti, ha detto che quel reato non
sussiste, cioè che la gara è stata regolare". Si tratta della
gara del 2008 per la fornitura di tavoli operatori all'ospedale
Vito Fazzi di Lecce. "Tutte le persone che avrebbero truccato
questa gara, funzionari e dirigenti della Asl di Lecce - spiega
Laforgia - sono state assolte. Come può essere condannato un
terzo - si chiede - rispetto ad una gara giudicata
regolare?".
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