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Sindacalista, 'voci' su bracciante morto

Sindacalista, 'voci' su bracciante morto

Arma, 'Non ha fornito elementi per rintracciare testimoni'

FOGGIA, 27 agosto 2015, 13:13

Redazione ANSA

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Ha detto ai carabinieri di "non essere in possesso di alcuna informazione diretta e circostanziata" sulla presunta morte nei campi di un bracciante maliano 30enne il cui corpo sarebbe poi stato occultato dai caporali, "ma solo di aver appreso la notizia quale 'voce' che circolava all'interno del ghetto, senza fornire alcun elemento utile a rintracciare testimoni o comunque persone in grado di raccontare fatti utili al prosieguo delle indagini". Questo l'esito dell'audizione del sindacalista Ivan Sagnet. 

Sagnet, coordinatore pugliese per l'immigrazione della Flai Cgil, è stato ascoltato dai carabinieri, come persona informata dei fatti. Sulla vicenda - è detto in una nota dei militari dell'Arma - nei giorni scorsi, su delega della Procura della Repubblica di Foggia, è stata avviata "specifica attività d'indagine, volta a chiarire la fondatezza della notizia sulla scomparsa di un non meglio individuato cittadino del Mali, bracciante agricolo dimorante nel 'ghetto di Rignano'. Dalle investigazioni in corso è finora emerso che in agosto non risultano decessi negli ospedali della provincia di cittadini del Mali. Emerge solo che l'11 agosto scorso, presso l'ospedale di Foggia, è stato ricoverato, dopo essersi presentato autonomamente, un giovane cittadino maliano, bracciante agricolo che dimora nel 'ghetto', per motivi non riconducibili al lavoro nei campi. Il giovane è stato dimesso ieri. Sulla vicenda e sul fenomeno del caporalato in provincia di Foggia continuano, incessanti, i controlli coordinati dalla Prefettura di Foggia dove opera una apposita task force e d'indagine coordinate dalla Procura della Repubblica.

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