(ANSA) - BARI, 30 GEN - Quindici abitazioni fatiscenti, in molti casi prive dei servizi minimi come acqua, corrente elettrica e fogna, e date in fitto a ragazze straniere perchè vi esercitassero la prostituzione, sono state sequestrate dai carabinieri sul lungomare sud di Bari. I proprietari, quasi tutti ex prostitute, sono stati denunciati per violazione della legge Merlin e sfruttamento della prostituzione. Si tratta di locali che affacciano sulla strada e che risultano affittati con contratti regolari ma a prezzi sproporzionati rispetto al mercato. In molti casi vengono usati a blocchi e occupati in base alla disponibilità del momento, a conferma, secondo gli investigatori, di una gestione organizzata della prostituzione. I sequestri sono stati fatti dai carabinieri della compagnia di Bari Centro, coordinati dalla procura a conclusione di accertamenti compiuti anche con l'ausilio di telecamere, che hanno potuto dimostrare lo sfruttamento subito dalla ragazze e la loro condizione di assoggettamento. I provvedimenti di sequestro preventivo sono stati emessi dal gip su richiesta della Procura. Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di diverse violazione penali previste dalla Legge Merlin del 1958, tra cui l'aver adibito le proprie abitazioni a case di prostituzione e l'aver sfruttato e favorito tale attività.
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