La protesta dei lavoratori
dell'indotto Ilva, che manifestano da giorni perché non
percepiscono lo stipendio da mesi e chiedono garanzie sul futuro
occupazionale, prosegue oggi con i presidi davanti alla
portineria imprese dello stabilimento siderurgico (dove è stata
montata una tenda) e davanti al Municipio di Taranto, oltre
all'occupazione dell'aula consiliare. Non sono previsti blocchi
stradali, al contrario di quello che è avvenuto ieri dalla prima
mattinata alle 18 circa sulla statale 106. Per il momento la
mobilitazione viene attenuata in quanto lavoratori e
organizzazioni sindacali hanno avuto rassicurazioni da alcuni
parlamentari in merito alla presentazione, tra oggi e domani, di
un emendamento al decreto Ilva contenente garanzie anche per le
imprese dell'indotto che temono l'azzeramento dei propri crediti
in seguito alla procedura di amministrazione straordinaria.
Oggi, alle 19, si terrà nella sede dell'Ilva a Roma (e non al
Mise come previsto in un primo momento), l'incontro fra i tre
commissari straordinari Gnudi, Carruba e Laghi e i sindacati
Fim, Fiom e Uilm nazionali e territoriali. Si tratta della
''prima occasione - spiegano Fim e Uilm di Taranto in una nota -
per avviare un confronto serrato con i commissari quali
interlocutori diretti sulle tematiche riguardanti il decreto per
Taranto e Ilva, i lavori Aia, la gestione dello stabilimento e
dei carichi di lavoro, l'ammortizzatore da applicare a partire
dal contratto di solidarietà in essere, la tenuta, ormai
divenuta emergenza, del sistema degli appalti e dell'indotto''.
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