L'arbitro ha annullato due gol alla
sua squadra, ma nonostante la sconfitta rimediata (2-1 in
trasferta a Bari) non serba alcun rancore. Anzi. "Vorrei giocare
altre gare dirette da Gianluca Aureliano": con uno stile
distante anni luce dal calcio urlato, l'allenatore del Trapani
Roberto Boscaglia ha commentato pacatamente, nel dopogara al San
Nicola, le due decisioni del fischietto bolognese risultate
determinanti per l'esito finale dell'incontro.
Nella disamina di Boscaglia non c'è alcuno spazio per
recriminazioni o accuse. "L'arbitro ha visto due falli che
lasciano l'amaro in bocca. Aureliano è bravo, comunica bene in
campo e fuori". E soprattutto offre delucidazioni dopo il
fischio finale. "Dopo il 90' - ha raccontato il tecnico
trapanese - ci siamo fermati a commentare le reti annullate e mi
ha spiegato di aver sanzionato due falli. Avrà sbagliato
qualcosa, ma non posso condannarlo".
Strano il destino che lega Boscaglia ad Aureliano. "Abbiamo
avuto carriere parallele: mi ha arbitrato in Eccellenza, in
serie D e serie C. Lo stimo. E' un arbitro bravo e in buona
fede". I gol annullati a Terlizzi e Nadarevic, però, pesano sul
2-1 con cui il Bari è tornato alla vittoria. "Il rigore per il
fallo di mano di Lo Bue si può dare o non dare. Aureliano ha
fischiato e va bene così. Sono contento per la grande rincorsa
della mia squadra, che sotto di due gol ha mostrato una valida
reazione. Nello specifico il gol di Terlizzi era regolarissimo:
Contini cade da solo, a venti metri dalla palla. La marcatura di
Nadarevic? Barillà va a saltare ma non influisce sul portiere
Donnarumma".
Boscaglia coglie una morale da questa giornata sul rapporto
con gli arbitri. "Lamentarsi fa male. La scorsa settimana, per
la sfida con il Catania, non mi è piaciuto il metro di giudizio
che ha determinato alcune decisioni: in situazioni simili, oggi
le scelte sono state opposte. Vorrei solo che ci fosse meno
libero arbitrio e più uniformità nei giudizi".
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