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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
(Arv) Venezia 14 mag. 2024 – Il Consiglio delle Autonomie locali del Veneto ha dato il proprio assenso a due progetti di legge prossimamente al vaglio del Consiglio regionale. Si tratta del provvedimento ordinamentale in materia di politiche sanitarie e sociali, che fa chiarezza su limiti e durata dei mandati del direttore generale delle Ulss e delle terne di dirigenza (direttore sanitario, direttore amministrativo e direttore dei servizi sociali): per tali incarichi resta valida la durata (minimo 3 anni e massimo 5 anni) e si innalza da 65 a 68 anni il limite anagrafico per essere iscritti negli appositi elenchi dai quali è possibile scegliere e nominare le figura prescelte. Tra le ulteriori novità contenute nei 17 articoli del provvedimento di revisione ordinamentale (cioè, solo normativa, senza impatto economico) ci sono anche l’estensione della possibilità per le aziende sanitarie di acquisire prestazioni aggiuntive dal personale dipendente del comparto sanitario per fronteggiare le emergenze anche per profili diversi da quelli dei dirigenti medici e sanitari. Si prevede inoltre che le aziende e gli enti del servizio sanitario regionale possano acquisire personale a tempo determinato, con contratti di somministrazione di lavoro o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata a e continuativa per assicurare le attività di emergenza e urgenza o il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Infine, il disegno di legge chiarisce che il computo dei 5 anni di permanenza nelle strutture del territorio regionale richiesti ai medici specialisti che usufruiscono della borsa di studio regionale ricomprendono anche i periodi di lavoro a contratto determinato che gli specializzandi del 4° e 5° anno hanno svolto nei reparti e servizi in virtù delle possibilità di assunzione introdotte con la legge di bilancio 2019. Il ddl introduce poi aggiornamenti normativi per adeguare la normativa regionale al Piano nazionale di governo delle liste d’attesa. In materia di politiche sociali, tra le novità normative contenute nel Ddl ordinamentale, c’è l’innalzamento da 60 a 66 posti della capienza massima degli asili nido e dei servizi per la prima infanzia da 0 a 6 anni.
Infine, il Consiglio delle autonomie locali, che ha poteri consultivi non vincolanti, ha preso in esame la proposta di nuova disciplina delle guardie ecologiche volontarie (Pdl 256), di iniziativa consiliare. Il testo di legge trasforma le guardie ecologiche volontarie in pubblici ufficiali, con il potere di vigilanza, di emettere sanzioni, nonché di fare informazione e prevenzione attraverso l’educazione ecologica. Il Cal, che ha auspicato l’abbinamento con altra proposta legislativa già presentata in materia, suggerisce linee guida formative comuni e omogeneità organizzativa e di intervento per l’eventuale futuro corpo delle guardie ecologiche volontarie.
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