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Consiglio Veneto: incontro sull’applicazione della legge n. 28/2000 relativa alla par condicio

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Consiglio Veneto: incontro sull’applicazione della legge n. 28/2000 relativa alla par condicio

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

10 aprile 2024, 15:43

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(Arv) Venezia 10apr. 2024 -    Stante l’approssimarsi delle scadenze elettorali legate al rinnovo del Parlamento Europeo e di numerose amministrazioni comunali, il presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni del Veneto - Corecom Marco Mazzoni Nicoletti, affiancato dal vice Fabrizio Comencini e dai membri del comitato Enrico Beda, Edoardo Figoli, Stefano Rasulo, e il commissario di Agcom Massimiliano Capitanio hanno illustrato oggi a Venezia, nella sala stampa Oriana Fallaci di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, le novità applicative della Legge n. 28/2000 sulla cosiddetta ‘par condicio’.
Per quanto riguarda il Silenzio Elettorale, nel corso dell’incontro è stato precisato che nel periodo elettorale l’attività di comunicazione delle Amministrazioni pubbliche subisce delle limitazioni volte a evitare che le stesse travalichino dall'imparzialità che le caratterizza e possano in qualsiasi modo influenzare gli elettori nelle loro determinazioni di voto. Nello specifico, la comunicazione istituzionale in periodo elettorale è disciplinata dall’art. 9 della legge 22 febbraio 2000, n. 28 (“Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”); tale disposizione prevede che “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni”. Il divieto coinvolge tutte le amministrazioni pubbliche, anche non direttamente interessate dal rinnovo dei propri organi, e si protrae dalla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali fino alla chiusura delle operazioni di voto (comprendente, per le elezioni amministrative, l’eventuale turno di ballottaggio). Secondo le indicazioni dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, quando si verifica una sovrapposizione cronologica di consultazioni elettorali, il divieto decorre dalla convocazione dei comizi che per prima si configura in ordine temporale (v. delibera Agcom n. 516/19/CONS). Per la tornata elettorale dell’8 e 9 giugno, il divieto entrerà quindi in vigore per tutte le pubbliche amministrazioni con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del DPR relativo alle elezioni europee. Le attività di comunicazione nel periodo elettorale sono, dunque, consentite solo se presentano i caratteri della impersonalità e della indispensabilità per l’efficace svolgimento delle funzioni. In particolare, e a titolo esemplificativo, non potranno essere veicolate tramite i mezzi dell’Istituzione e dell’Ufficio stampa le comunicazioni dei singoli consiglieri e dei gruppi consiliari. Quanto al requisito della impersonalità, le comunicazioni devono essere percepite come provenienti dall’attività istituzionale dell’amministrazione, senza l’indicazione di soggetti. L’indispensabilità delle comunicazioni è connessa all’efficace assolvimento delle funzioni e richiama quindi il concetto di indifferibilità. Sono consentite pertanto le comunicazioni la cui omissione o dilazione comprometta l’efficace svolgimento delle funzioni istituzionali.
Le conferenze stampa e i comunicati stampa sono ammessi solo se indispensabili ai fini dell’informazione sulle attività e sulle iniziative del Consiglio regionale e devono rispettare il requisito dell’impersonalità, evitando inoltre valutazioni ed opinioni politiche. Le notizie immesse sul sito internet e sui canali social istituzionali si attengono ai criteri indicati per i comunicati stampa. Deve essere esclusa ogni forma di personalizzazione della comunicazione istituzionale. A tal fine, non devono comparire foto, video e dichiarazioni riconducibili a singoli rappresentanti del Consiglio regionale.
Proseguono le trasmissioni in diretta nel sito Internet delle sedute del Consiglio regionale. L’Ufficio stampa darà notizia impersonale degli esiti del Consiglio, dei provvedimenti votati. Analoga comunicazione strettamente Istituzionale verrà data anche relativamente al lavoro delle Commissioni consiliari.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili nel sito internet del Corecom e in quello di AgCom.

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