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CRV - Casali, Bassi e Fabiano Barbisan (CDV): "Stop agli atteggiamenti antisportivi"

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CRV - Casali, Bassi e Fabiano Barbisan (CDV): "Stop agli atteggiamenti antisportivi"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

I governi che intervengono condizionando i proprio atleti siano esclusi dagli eventi mondiali

17 settembre 2019, 14:36

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sport - Casali, Bassi e Fabiano Barbisan (CDV): "Stop agli atteggiamenti antisportivi. I governi che intervengono condizionando i proprio atleti siano esclusi dagli eventi mondiali".

(Arv) Venezia, 17 set. 2019 - “Stop agli atteggiamenti antisportivi. Le olimpiadi e le manifestazioni sportive internazionali siano apolitiche. I governi che intervengono condizionando i proprio atleti siano esclusi dagli eventi mondiali”. È il titolo della Risoluzione n. 116 illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dai Consiglieri del gruppo Centro Destra Veneto - Autonomia e Libertà Stefano Casali, Andrea Bassi e Fabiano Barbisan.

“L’iniziativa - ricordano i Consiglieri nella Risoluzione - ha origine da un gravissimo gesto antisportivo che è stato messo in atto nel corso dei Campionati mondiali di judo che si sono svolti quest’anno a Tokyo. In quell’occasione, il governo iraniano ha condizionato il proprio judoka Saeid Mollaei affinché non gareggiasse con il collega israeliano Sagi Muki. Si tratta di episodi gravi, inaccettabili e purtroppo non rari: la politica, le controversie internazionali, le condotte razziste razzismo devono necessariamente rimanere estranee alle manifestazioni sportive; e naturalmente le condotte antisportive devono essere sanzionate. Nell’antica Grecia nel periodo olimpico cessavano le guerre: lo sport dovrebbe essere un momento ludico, di crescita culturale, di educazione civica e di assoluta nobiltà d’animo, che non deve trasformarsi in occasioni di tensioni, ricatti e pressioni politiche. Ricordiamoci, inoltre, che il Veneto è terra olimpica, avendo ospitato nel 1956 i Giochi, e che ora si appresta ad organizzare con Milano quelli nel 2026”.

“Il Governatore Zaia e la Regione del Veneto sono sempre stati molto attenti a salvaguardare i valori etici dello sport - aggiungono - e quindi con questa iniziativa intendiamo impegnare il Consiglio regionale del Veneto a dissociarsi da ogni atteggiamento antisportivo intrapreso da quei Governi incapaci di distinguere i temi politici dallo spirito che deve contraddistinguere le manifestazioni sportive, e la Giunta regionale ad attivarsi presso le sedi competenti affinché, qualora vengano individuati episodi antisportivi, si predispongano sanzioni specifiche e in particolare quella dell’esclusione di tali Stati da almeno due edizioni dei Giochi Olimpici. Tutto ciò a tutela dello sport e degli atleti che spesso sono costretti a subire gravi imposizioni da parte dei propri Stati”.

“Gli atleti che compiono questi atti antisportivi, a meno non siano conniventi, sono vittime di questa situazione - ha sottolineato il Consigliere Casali - e spesso vengono ricattati o minacciati quando non assecondano gli ordini dei rispettivi governi. Il gesto antisportivo spesso viene ‘graduato’: si parte dal mancato saluto di cortesia all’avversario, ma si arriva fino ad atti più gravi, come la decisione di voler competere con l’avversario. Il Veneto, che si prepara a tornare terra olimpica, sollevi il problema e si faccia promotore di una nuova etica dello sport”.

“Serve una presa di posizione forte dal Veneto, che così si candida a capofila di una crociata positiva volta a ristabilire l’etica dello sport - ha ribadito il Consigliere Bassi - la nostra speranza è che si possa arrivare all’appuntamento olimpico del 2026 con una regola nuova e già operativa: il nostro orgoglio non dev’essere solo quello di ospitare i giochi, ma anche quello di avere una disciplina dotata di sanzioni già operative ed esecutive, per porre termine a questa forma di ingerenza”.

“Il senso della proposta è chiarissimo - ha rammentato il Consigliere Fabiano Barbisan - basti pensare alla strage di Monaco di Baviera che funestò le Olimpiadi del 1972, e in particolare a ciò che accadde agli atleti israeliani. Serve una presa di posizione forte, a partire dal Consiglio regionale, per arrivare fino in fondo e far applicare la Risoluzione”.

 

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