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CRV - "Cortometraggio 'Dentro di noi', nell'ambito del progetto 'Cinefumando'"

PressRelease

CRV - "Cortometraggio 'Dentro di noi', nell'ambito del progetto 'Cinefumando'"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

presentato a palazzo Ferro Fini e frutto del lavoro degli studenti del Liceo Cornaro di Padova

28 maggio 2019, 16:14

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Cultura – “Presentato a palazzo Ferro Fini il cortometraggio ‘Dentro di noi’, prodotto dal Liceo Statale ‘Alvise Cornaro’ di Padova, nell’ambito del progetto ‘Cinefumando’”  

(Arv) Venezia 28 mag. 2019 -     E’ stato presentato oggi, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il cortometraggio ‘Dentro di noi’, prodotto dal Liceo Statale ‘Alvise Cornaro’ di Padova, nell’ambito del progetto ‘Cinefumando’. Si tratta di un progetto didattico patrocinato dalla Rete Oncologica Veneta, supportato dall’Associazione Italiana Ricerca Patologie Polmonari (AIRPP) Onlus e dalla Bristol Myers Squibb. Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto ha portato i saluti istituzionali e si è complimentato con “gli ideatori e i protagonisti di questo progetto didattico per la promozione della ricerca scientifica e della lotta al cancro polmonare.  Temi delicatissimi quanto importanti, questi, ma ciò che mi preme sottolineare è che questa iniziativa e il lavoro profuso dai ragazzi si pongono in controtendenza al dilagare di una sorta di analfabetismo di ritorno, in cui sempre più spesso la realtà scientifica viene distorta, negata, contestata, con un effluvio di false notizie e la diffusione di credenze che hanno effetti potenzialmente devastanti se applicati alla salute del cittadino, come al legislatore e a chi è chiamato alla gestione del bene comune. Non è infatti con l’incompetenza, l’ignoranza, la non conoscenza che si possono affrontare i grandi temi che abbiamo davanti, come la salute pubblica e il cancro al polmone”. “Il tumore del polmone rappresenta una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati, Italia compresa – ha ricordato il Presidente del Consiglio regionale -  In particolare, nel nostro Paese, questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la terza nelle donne: quasi 34.000 morti in un anno. Questi dati, da soli, spiegano l’importanza della prevenzione, che presenta costi sociali oltre che economici ben più contenuti di quelli che s’affrontano nella cura di questa devastante patologia”. “Grazie dunque ai ragazzi e ai loro insegnanti per essersi spesi con passione in questo progetto educativo – ha concluso il Presidente del Consiglio regionale del Veneto - a difesa della scienza, onorando così quella tradizione che vede proprio nella città liviana la culla della ricerca scientifica moderna e in Alvise Cornaro, di cui il Liceo oggi ospite porta il nome, un chiaro punto di riferimento per le sue opere e la difesa del territorio, oltre che per il suo celebre trattato che, a proposito di prevenzione e salute, già dal titolo suona di una straordinaria modernità, ‘Discorso sulla Vita sobria’. Sottoscrivo la considerazione di Alvise Cornaro, che trovo adatta a presentare il cortometraggio, ‘Io credo che la maggior parte degli uomini, se non fossero schiavi dei loro sensi, delle passioni, dell'avarizia e dell'ignoranza, potrebbero godere di una vita lunga e felice, all'insegna della moderazione e della prudenza’. Liberiamoci dunque dalle passioni, dai vizi come il fumo e soprattutto dall’ignoranza. Che siano dei giovani a darci questa lezione oggi è di grande speranza per tutti. E’ stato quindi veramente un piacere e un onore ospitare qui, nella casa di tutti i Veneti, sempre pronta ad accogliere iniziative interessanti e di grande valenza culturale, sociale e scientifica, gli studenti del Liceo Cornaro e i loro insegnanti; credo che la prevenzione e la cultura rappresentino un valore aggiunto se sono promossi dalle Istituzioni”. Fortunata Marchese, Rete Oncologica Veneta, Responsabile e ideatrice del progetto ‘Cinefumando’: “Il Progetto nasce nel 2015 da una mia intuizione, in seguito a un’iniziativa di una associazione a respiro internazionale, WALCE ONLUS, mossa dalla necessità di trovare nuove metodologie di prevenzione primaria del fumo, visto il suo incremento nei giovanissimi già a partire dai 10-12 anni. Per realizzarlo, ho dapprima chiesto la collaborazione della pneumologa Samuela Binato, e insieme a lei abbiamo proposto il progetto a varie scuole del Veneto. Il Liceo Statale Alvise Cornaro di Padova è la scuola che ha mostrato maggior interesse verso il progetto, ottenendo un gradimento molto elevato per l’originalità dell’approccio e per le modalità di discussione in classe dei temi correlati al fumo, grazie alla collaborazione incondizionata della prof.ssa Silvia Desideri e del Dirigente prof. Massimo Vezzaro. Sappiamo che il cinema, anche più della pubblicità, riesce a influenzare il comportamento dei giovani, in negativo o in positivo. Studi scientifici realizzati in varie parti del mondo dimostrano che circa il 73% di adolescenti che assistono a film contenenti scene di fumo iniziano successivamente a fumare. Abbiamo quindi utilizzato il cinema per invertire questa tendenza e promuovere sani stili di vita. Il compito di tutti noi è quello di tenere alta l’attenzione, in particolare dei giovani, su questo tema di vitale importanza per la salute, puntando sulla prevenzione: nonostante le leggi, sempre più restrittive, in Italia ancora un italiano su cinque fuma regolarmente”. “Gli studenti si sono messi con entusiasmo al servizio di questo progetto – ha sottolineato la professoressa -  realizzando due cortometraggi dal titolo ‘Fumo negli occhi’ (2016) e ‘Dentro di noi’ (2019). I ragazzi sono stati impegnati, fuori dall'orario scolastico, sia come attori che come troupe cinematografica, con l'obiettivo di sensibilizzare i loro pari alla promozione della ricerca scientifica e della lotta al tumore del polmone. E’ particolarmente importante che siano proprio i giovani, con la loro visione delle cose, ad affrontare tale argomento, in quanto un messaggio da essi stessi veicolato è più probabile che raggiunga l’obiettivo educazionale prefissato. I ragazzi hanno affrontato una tematica sanitaria così rilevante, e non facilmente assimilabile, diventando nello stesso tempo i migliori testimoni di prevenzione primaria dei danni da fumo di sigaretta sui loro pari, e realizzando così un perfetto intervento di Peer Education”.

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