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CRV - "Conclusa discussione generale sul Collegato alla Legge Stabilità 2019"

PressRelease

CRV - "Conclusa discussione generale sul Collegato alla Legge Stabilità 2019"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

iniziato l'esame di emendamenti e dell'articolato.

04 dicembre 2018, 20:44

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Politica - Conclusa la discussione generale sul Collegato alla Legge di Stabilità 2019: Iniziato l'esame di emendamenti e dell'articolato.

(Arv) Venezia 4 dicembre - Continua a palazzo Ferro Fini la maratona sulla Legge di stabilità e il Bilancio 2019.  Conclusa nel tardo pomeriggio in Consiglio regionale del Veneto  la discussione generale sul Collegato alla Legge di Stabilità 2019 e l’aula ha iniziato ad affrontare l’esame degli emendamenti e il voto dell’articolato. Tra gli interventi del pomeriggio, in particolare quello del Presidente della Terza Commissione Sergio Berlato (FdI-MCR): “I cambiamenti climatici non devono essere utilizzati per alimentare paure, ma vanno affrontati con senso di responsabilità. E’ necessario prevenire i disastri, innanzitutto con interventi a monte, a iniziare dalla pulizia dei corsi d’acqua. Ma occorre stanziare risorse per interventi straordinari. Va bene la costruzione dei bacini di laminazione e garantire la manutenzione ordinaria. Tuttavia i danni del maltempo sono stati strumentalizzati, esagerandone la portata.  Ma passata l’emergenza, non possiamo continuare a fare finta di nulla e affidarci alla buona sorte, bensì programmare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria ogni anno, per portare avanti una necessaria attività di prevenzione. Il vero statista è quello che pensa alle future generazioni, e non solo all’oggi”. Massimo Giorgetti (FI): “Intervengo sul Collegato come Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, ma ormai da indipendente. Ribadisco la necessità di istituire Gruppi di Lavoro tematici, che affrontino seriamente, dati scientifici alla mano, in modo oggettivo, i problemi più impellenti del Veneto, come la situazione idrogeologica, per pianificare i necessari interventi da porre in essere, compresi gli importi di spesa e le tempistiche di azione. Dobbiamo smetterla di confrontarci tra sordi, ma lo dobbiamo fare in modo serio e costruttivo”.  Maurizio Conte (VpA): “I contenuti della Legge sull’autonomia dovranno dare risposte ai veneti che l’hanno chiesta con il referendum del 2017. Il Veneto vuole gestire competenze e risorse. Spero che dall’Europa e dal Governo possano arrivare finanziamenti adeguati per porre in essere una necessaria attività di prevenzione per mettere in sicurezza il nostro territorio. La montagna ha dimostrato tutta la propria fragilità e quindi vi è la necessità di intervenire. Ho presentato un emendamento che stanzia 500mila euro a favore dei piccoli comuni, sotto i 15 mila abitanti, per contribuire alla stesura dei piani delle acque al fine di garantire la tutela idrogeologica. Ci vuole un progetto definitivo anche per l’Idrovia Padova- Venezia, con lo stanziamento di 2 milioni. Altro emendamento che ho presentato riguarda la bomba ecologica del sito C&C di Pernumia. Ricordo che si tratta di rifiuti speciali, e vanno stanziate risorse che, assieme ad altre fonti di finanziamento, serviranno a chiudere un sito collegato anche a un evidente rischio idraulico e ambientale. Vanno altresì ampliati gli organici dei Servizi Forestali per garantire le necessarie opere di difesa del suolo. Ma le parole devono lasciare lo spazio a fatti concreti”. Nicola Finco (LN): “Denuncio le bugie di Berti sulla situazione del Veneto e in tema di autonomia, perché ha lanciato accuse insensate. Il Ministro Stefani da tempo è al lavoro per garantire al Veneto l’autonomia, ma sono proprio i sei Ministeri guidati da esponenti del M5S, in primis quello della Sanità, a non aver ancora dato le risposte richieste. Come Capogruppo della Lega in Consiglio regionale, chiedo che finalmente si rispetti la volontà popolare. Le opere pubbliche che sono state realizzate dal 2010 in poi sono state tutte portate avanti in sinergia con gli organi competenti. Ed è ingeneroso affermare come la sanità veneta non sia d’eccellenza, alla luce degli investimenti fatti e del flusso di persone che vengono a curarsi qui da altre regioni”. Stefano Casali (CDV): “L’autonomia ha bisogno del contributo di tutti, in modo trasversale. Abbiamo intrapreso un percorso previsto dalla Costituzione, senza nessuna forzatura, nel rispetto della volontà popolare. Se l’autonomia venisse attuata subito, vi sarebbe un risparmio per lo Stato e verrebbe accelerato l’iter di realizzazione delle opere necessarie. Vogliamo il rispetto della Costituzione. Propongo che entro l’anno si avanzi la richiesta, sottoscritta da tutti i consiglieri in modo trasversale, affinché venga data l‘autonomia, così come prevede la Costituzione e in base ai risultati plebiscitari del referendum del 22 ottobre 2017”. Assessore Coletto: “Intervengo perché non trovo giusto bistrattare la sanità veneta, come ho sentito fare in alcuni precedenti interventi. i dati del Ministero della Sanità, certificati e verificati, attestano che siamo una regione di riferimento. Siamo i primi per erogatori di Livelli Essenziali di Assistenza”. Piero Ruzzante (LeU): “Dobbiamo porre in essere interventi di prevenzione per garantire la difesa del suolo. Oggi sarebbe opportuno un Consiglio straordinario a Rocca Pietore, per delineare gli interventi prioritari, non il 24 settembre per i confini sulla Marmolada. Dobbiamo realizzare l’Idrovia, pulire gli alvei dei fiumi. Ho l’impressione che esistano due Leghe, una nazionale e una del Veneto, e questo si riverbererà sul tema dell’autonomia, la quale rischia di diventare una utopia, con una differenza evidente tra quella promessa in campagna elettorale e quella che potrà essere veramente portata a casa. La questione non è più su quante e quali materie si avrà l’autonomia, ma su quali e su quante risorse si potrà effettivamente disporre”. 

Al termine della discussione generale l’aula ha iniziato l’esame di emendamenti affrontando il voto dell’articolato.

 

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