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CRV - "Giudizio di non meritevolezza fusione comuni Legnago e Angiari"
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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
in Prima Commissione consiliare
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Prima commissione - Approvato all'unanimità il giudizio di non meritevolezza relativo al progetto di fusione dei comuni di Legnago e Angiari
(Arv) Venezia 10 ott. 2018 - La Prima commissione del Consiglio regionale del Veneto, dopo il voto espresso oggi, ha di fatto fermato l’iter di fusione dei comuni di Legnago e Angiari, in provincia di Verona. L’organismo consiliare presieduto dal Consigliere regionale Alessandro Montagnoli (Lega Nord), Vicepresidente Claudio Sinigaglia (Partito Democratico), ha approvato all’unanimità il giudizio di non meritevolezza relativo alla prosecuzione dell’iter legislativo per la nascita del nuovo Comune di Legnago-Angiari, decisione che sarà prossimamente illustrata in Aula dallo stesso Presidente della Prima commissione, Montagnoli.Approvata all’unanimità (relatore per l’Aula, il Consigliere Maurizio Colman della Lega Nord) la Proposta di legge n. 377, presentata ai Commissari dal primo firmatario, il Consigliere regionale Franco Gidoni (Lega Nord), di modifica della legge regionale 8 maggio 1980, n. 43 “Contributi a favore delle sezioni regionali dell'ANCI e dell'UPI, nonché della federazione regionale dell'AICCE e della delegazione regionale dell'UNCEM”, al fine di consentire anche all’ANPCI - Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia - che riunisce i Comuni con popolazione pari o inferiore a 5mila abitanti - di usufruire dei contributi già previsti a favore di altre associazioni di Comuni e enti locali dalla legge n. 43/1980.Approvato a maggioranza, senza voti contrari, anche il Progetto di legge di iniziativa della Giunta regionale n. 374 relativo a: “Modifiche della legge regionale 18 dicembre 1993, n. 53 ‘Disciplina delle attività di vigilanza e di controllo sugli enti amministrativi regionali’ e disposizioni di coordinamento”, un provvedimento che mira a modificare le modalità di vigilanza sugli enti in questione (a titolo esemplificativo, Agenzia veneta per l’innovazione nel settore primario, Veneto Lavoro, Istituto Regionale Ville Venete, Esu, Ater, Ente parco regionale dei Colli Euganei, Ente parco naturale regionale Fiume Sìle, Ente parco regionale Delta del Po, Ente parco naturale regionale della Lessinia, Avepa, Consorzi di bonifica di primo e secondo grado) spostando la prospettiva dal ‘controllo degli atti’ al ‘controllo dell’attività’ e a mettere sotto osservazione la governance degli enti, ossia le fasi della programmazione, della verifica e del monitoraggio delle attività stesse. Relatore per l’Aula, la Consigliera regionale Sonia Brescacin (Zaia Presidente); correlatore, il Consigliere Graziano Azzalin (Partito Democratico).Via libera, inoltre, ai pareri su due Progetti di legge incardinati presso la Sesta commissione: approvato all’unanimità il parere sul Pdl n. 397 “Veneto, Terra di pace”, di iniziativa del Vicepresidente della Prima commissione Claudio Sinigaglia, e ad ampia maggioranza il parere sul Pdl n. 323 che prevede modifiche e integrazioni alla L. reg. 14 giugno 2013, n. 11 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”.Incardinata sul tavolo della Prima commissione consiliare la Proposta di legge n. 392 relativa alla consegna della bandiera veneta ai neonati e che a tale scopo apporta modifiche e integrazioni alla Legge regionale 20 maggio 1975, n. 56 ‘Gonfalone e stemma della Regione’, illustrata ai Commissari dal primo firmatario, il Consigliere Gabriele Michieletto (Zaia Presidente). Il vaglio puntuale del Pdl n. 392 proseguirà nel corso delle prossime sedute della Commissione.È iniziato l’esame, infine, delle rendicontazioni n. 85 sull’attività dell’anno 2016 e n. 121 sull’attività dell’anno 2017 delle società a partecipazione maggioritaria regionale, ossia Immobiliare Marco Polo Srl, Sistemi Territoriali Spa, Veneto Acque Spa, Veneto Innovazione Spa, Veneto Nanotech Scpa in liquidazione e concordato, Veneto Strade Spa, e Veneto Sviluppo Spa, provvedimenti che in estrema sintesi illustrano i risultati conseguiti dalle società nei diversi esercizi includendo anche una valutazione sul raggiungimento delle finalità e sulla stima dei costi, nonché la ricognizione delle funzioni attualmente svolte dalle società regionali e degli obiettivi di programmazione a medio-lungo termine (2018-2022), con particolare riferimento alla Immobiliare Marco Polo, Sistemi Territoriali, Veneto Acque, Veneto Innovazione e Veneto Sviluppo. Anche in questo caso, l’esame dettagliato dei provvedimenti proseguirà nel corso delle prossime sedute di Commissione.
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