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CRV - "Seminario 'Il cibo e il corpo'"

PressRelease

CRV - "Seminario 'Il cibo e il corpo'"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

al Ferro Fini dialogo sui disturbi alimentari

01 giugno 2018, 13:50

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Salute - "A palazzo Ferro Fini il seminario 'Il cibo e il corpo: dialogo fra una psicoterapeuta e un sociologo sui disturbi del comportamento alimentare'"

(Arv) Venezia, 1 giu. 2018  - Si è svolto oggi, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il seminario dal titolo ‘Il cibo e il corpo: dialogo fra una psicoterapeuta e un sociologo sui disturbi del comportamento alimentare’. L’evento precede di un giorno il 'World Eating Disorders Day', la Giornata mondiale di sensibilizzazione sui Disturbi dell’Alimentazione (D.A.), che si celebra il 2 giugno, voluta dall’attivista Amy Elizabeth Cunningham, residente in Tanzania, la quale, dopo aver sofferto di anoressia per oltre 20 anni, ha deciso di impegnarsi socialmente per combattere questa patologia che peraltro ha purtroppo colpito le sue figlie. I disturbi dell’alimentazione sono caratterizzati da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile, in percentuale sempre più preoccupante su tutto il territorio nazionale e anche in Veneto. I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso, un’intensa attività fisica. I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata.  Per la persona che soffre di una disturbo dell’alimentazione tutto ruota attorno al cibo e alla paura di ingrassare.Il Presidente del Consiglio regionaledel Veneto ha introdotto i lavori sottolineando “l’importanza di ospitare oggi, nella sede del Consiglio regionale, questa iniziativa che affronta un tema delicato e importante, che interessa numerose famiglie e che colpisce tanti cittadini, i quali spesso si trovano impreparati ad affrontare patologie, come i disturbi dell’alimentazione, che purtroppo sono in continua crescita, colpiscono fasce di età sempre più basse e possono portare a gravi malattie e, perfino, alla morte. Il seminario tratta quindi un tema assolutamente centrale e mi sento di elogiare e ringraziare vivamente le persone che hanno organizzato e voluto questa iniziativa di informazione e di sensibilizzazione sociale. Come Regione Veneto siamo consapevoli che è nostra precisa responsabilità portare avanti una capillare azione di prevenzione per combattere l’insorgere delle patologie dell’alimentazione, ma siamo consci di essere preparati a svolgere bene il nostro ruolo, del resto per tanti aspetti, compreso l’ambito socio sanitario, siamo una Regione che è di riferimento e di esempio per le altre. L’ 85 percento del nostro bilancio è impegnato nei settori sociale e sanitario e abbiamo gli strumenti normativi per cercare di arginare quella che è ormai diventata una vera emergenza sociale, che genera effetti devastanti non solo negli adolescenti, ma anche nelle loro famiglie. Siamo a fianco dei nostri giovani, comprendiamo le loro fragilità e, tra le tante iniziative, ricordo che stiamo portando avanti, grazie al Corecom e in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova e l’Ufficio Scolastico regionale, un progetto sul cyber bullismo, sensibilizzando e informando le scuole del territorio”.Loredana Borgato, Presidente dell’Associazione ‘Ali di Vita’ “La nostra associazione è nata nel febbraio del 2016 dall’iniziativa di alcune famiglie di Selvazzano, in provincia di Padova, i cui figli soffrivano di disturbi dell’alimentazione. La nostra mission è quella di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul tema delle patologie dell’alimentazione, per svolgere una necessaria azione di prevenzione e di formazione, soprattutto coinvolgendo le scuole, gli insegnanti e i ragazzi. In 30 mesi di attività, a partire dalla ‘Giornata del fiocchetto lilla’, del 15 marzo 2016, ideata per combattere insieme i disturbi del comportamento alimentare, con il coinvolgimento di 60 città italiane e 80 associazioni attive nel territorio, abbiamo realizzato 13 eventi di sensibilizzazione, 3 corsi di formazione, totalizzato 96 ore di ascolto e aperto 49 sportelli di primo ascolto, per offrire una prima assistenza alle famiglie e per indirizzarle verso le 19 strutture pubbliche convenzionate presenti in Veneto, preposte alla cura dei pazienti affetti da queste patologie dell’alimentazione che sono subdole, nascoste, spesso causa di pregiudizi e stereotipi, vere e proprie malattie, non certo capricci, che esprimono un forte dolore dell’anima che poi si somatizza. E’ stimato che in Italia ben 3 milioni e 200 mila persone soffrano di questa malattia, ogni anno si verificano 8 mila nuovi casi, il 10% dei pazienti è di età inferiore ai 16 anni e il 10% sono di sesso maschile. Nella fascia di età ricompresa tra i 14 e i 24 anni, le patologie dell’alimentazione sono la prima causa di morte, dopo gli incidenti stradali, e questo dato ci deve far riflettere. Ci troviamo quindi di fronte a una vera emergenza sociale che sconvolge le famiglie e che spesso costringe uno dei genitori ad abbandonare il lavoro per assistere il figlio, ingenerando al contempo enormi sensi di colpa per non aver compreso prima il malessere del giovane. E’ fondamentale investire nella formazione dei medici di base, spesso impreparati di fronte a queste nuove patologie, in quanto è decisiva una tempestiva diagnosi e una cura precoce”.Michela Pepe, Psicologa clinica e Psicoterapeuta ha spiegato “i meccanismi che ingenerano i disturbi alimentari e le cause dell’anoressia e della bulimia, i mezzi naturali di autodifesa del corpo nel ciclo vitale dell’alimentazione, in primis il rallentamento del metabolismo. Sono gravi anche gli effetti psicologici sulle persone colpite, come la distorsione della propria immagine corporea e l’abbassamento del tono umorale. Noi psicoterapeuti, psicologi e medici di base, abbiamo una grande responsabilità civile e deontologica nell’approcciarci e nel curare i pazienti affetti dalle patologie dell’alimentazione, di cui dobbiamo essere ben consci. Per fare prevenzione occorre innanzitutto conoscere bene il problema, quindi essere curiosi e sapere ascoltare chi ci troviamo di fronte e chiede il nostro aiuto. E’ fondamentale, oltre alla prevenzione, portare avanti anche attività di informazione e di sensibilizzazione”.Per Filiberto Tartaglia, Sociologo ed esperto di comunicazione, “i vecchi e i nuovi Media possono influenzare negativamente i nostri adolescenti, che sono persone molto fragili e che stanno costruendo a fatica la loro identità. Parto dal mito di Ulisse e delle Sirene per descrivere una seduzione della conoscenza che caratterizza la nostra società. Tutti noi, in particolare gli adolescenti, abbiamo sete di conoscenza, ne siamo sedotti, vogliamo saperne sempre di più, su tutto. Il problema nasce quando, alle tradizionali agenzie di socializzazione, per i nostri ragazzi, da sempre rappresentate dalla famiglia, dalla scuola e dalla comunità locale, si affianca ora l’interferenza dei nuovi Media, in particolare i Social, che porta i giovani a essere sempre più disconnessi dalla realtà e connessi al web, di cui troppo spesso fanno un uso distorto e hanno un approccio superficiale, con rischi evidenti di omologazione sociale, di seguire valori negativi e di assorbire messaggi fuorvianti. Proprio le famiglie, la scuola e la comunità devono saper reagire e vigilare con più attenzione. Il pericolo è che la nostra società sia sempre più ossessionata non più, come in passato, dalla salvezza dell’anima, bensì da quella del corpo, di cui abbiamo sviluppato un vero e proprio culto, a tal punto che ci infliggiamo da soli pene e sacrifici ingenti pur di corrispondere a effimeri ideali di bellezza e di estetica. Dobbiamo arginare il pericolo del cyber bullismo e del proliferare incontrollato nel web di siti pro-ana e pro-mia, che caldeggiano il raggiungimento della perfezione attraverso la magrezza ossessiva, spingendo gli adolescenti a ridurre le calorie giornaliere ingerite fino allo zero, a vomitare tutto quello che mangiano. Su questi blog, le ragazze si fomentano e si motivano a vicenda per raggiungere un solo obbiettivo: morire. Dobbiamo assolutamente intervenire”.

 

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