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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO
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Opere pubbliche - Montagnoli (Lega Nord): "Contributi statali, la solita beffa all'italiana: il Governo premia i comuni spreconi del sud anziché quelli virtuosi del nord"
(Arv) Venezia, 19 apr. 2018 - “In tre anni, lo Stato italiano destinerà 850 milioni di euro in contributi per opere pubbliche, 150 nel 2018, 300 nel 2019, 400 nel 2020. A chi andranno? Il Governo lo ha messo nero su bianco proprio in questi giorni: finiranno di fatto nelle casse dei comuni in disavanzo, quasi tutti collocati nel Sud Italia, penalizzando così i comuni virtuosi del Nord”. A dirlo, il Consigliere regionale della Lega Nord Alessandro Montagnoli, primo firmatario della Mozione intitolata: “Opere pubbliche: gli ultimi saranno i primi! La solita beffa all’italiana. Il governo la smetta di premiare i comuni spreconi del sud anziché quelli virtuosi del nord”, nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, con i rappresentanti del gruppo Zaia Presidente, la Presidente Silvia Rizzotto, il Vicepresidente Gabriele Michieletto e il Presidente della Seconda commissione consiliare Francesco Calzavara. Il documento è stato sottoscritto anche dai Consiglieri Nicola Finco, Riccardo Barbisan, Fabiano Barbisan, Fabrizio Boron, Gianpaolo Bottacin, Sonia Brescacin, Roberto Ciambetti, Luca Coletto, Marino Finozzi, Nazzareno Gerolimetto, Franco Gidoni, Luciano Sandonà, Alberto Semenzato.“Si tratta dell’ennesima beffa all’italiana: il Ministero dell’Interno - spiega Montagnoli - ha messo a bando 850 milioni di euro a favore degli enti locali per la messa in sicurezza di edifici ed altre opere pubbliche. Tantissimi comuni, quasi seimila, hanno presentato la domanda e hanno dovuto fare i conti con i criteri dettati a questo scopo: il principale, è il criterio del disavanzo di amministrazione; quindi i comuni che hanno gestito peggio le risorse pubbliche e i propri bilanci vengono beneficiati. A fronte delle domande presentate, sono state accolte 146 domande presentate da 54 comuni, solo 4 di questi del Nord Italia. Osservando l’elenco dei comuni che hanno beneficiato di questi contributi, si scopre che il primo della lista incamera 5 milioni di euro, a fronte di un disavanzo, cioè di un buco di bilancio, pari a 11 milioni di euro; il secondo ha un buco di 5 milioni, il terzo, un disavanzo di 32 milioni di euro”.“Da anni - sottolinea Montagnoli - i comuni sono sottoposti a regole precise, prima tra tutte il patto di stabilità, e si fa un gran parlare di amministrazioni locali virtuose che hanno il dovere di avere i conti ordine. E invece cosa succede? Succede che, al contrario, il Ministero darà contributi ai comuni mal gestiti. Si tratta di un metodo che va cambiato e per questo motivo abbiamo presentato una mozione per chiedere al presidente della giunta e a tutti i parlamentari di cambiare per gli anni successivi, e possibilmente anche già a partire da quest’anno, questo criterio. Dovrebbero essere favoriti i comuni virtuosi rispetto a quelli con bilanci “in rosso” e ammettere a contributo un solo progetto per comune, abbassando inoltre l’importo massimo, attualmente fissato a 5,225 milioni di euro”.“Non è una battaglia tra Nord e Sud - hanno detto in conclusione Montagnoli, Rizzotto, Calzavara e Montagnoli - ma una battaglia di buon senso che riguarda tutti, al di là delle divisioni di partito, una battaglia tra chi gestisce bene la cosa pubblica e chi la gestisce male. Il Veneto che chiede fortemente l’autonomia vuole nuovi criteri: bisogna premiare il merito, la responsabilità e chi rispetta le regole”.
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