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CRV - In aula consiliare audizioni per la nuova governance delle aree protette"

PressRelease

CRV - In aula consiliare audizioni per la nuova governance delle aree protette"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

all'interno dei Parchi regionali

30 marzo 2017, 17:54

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Ambiente - In II e III Commissione le audizioni con i portatori di interesse per la nuova governance delle aree protette all'interno dei Parchi regionali


 

 

Durante una seduta congiunta della Seconda e della Terza Commissione consiliare permanente, si sono tenute in data odierna le audizioni con i soggetti portatori di interesse (amministratori locali, associazioni agricole, venatorie e ambientaliste, organizzazioni sindacali) in ordine a due Progetti di Legge, di iniziativa di Giunta e Consiglio, che riguardano le aree protette all’interno dei Parchi regionali e la loro gestione. A margine dei lavori, le diverse posizioni di maggioranza e minoranza. Francesco Calzavara (ZP), presidente della Seconda Commissione, “sottolinea come sia stato opportuno, oltreché necessario, riascoltare oggi tutti gli attori che vivono, lavorano e comunque hanno a cuore i Parchi della nostra Regione, in vista della nuova normativa in materia che il Consiglio regionale affronterà nei prossimi mesi”. “I Parchi regionali – osserva Calzavara – rappresentano indubbiamente un patrimonio insostituibile per il territorio veneto, in particolare sotto l’aspetto turistico ed ambientale. Inoltre, a distanza di anni dalla Legge istitutiva dei Parchi, è naturale valutare la possibilità di ripensare ad eventuali riparametrazioni delle aree protette, anche sulla scorta delle valutazioni espresse oggi dagli amministratori locali e dai soggetti portatori di interesse. La Regione tiene in grande considerazione le molteplici osservazioni che sono emerse, e cercherà di farne tesoro nel proseguimento dei lavori consiliari per varare le nuove normative in materia”. Il presidente della Terza Commissione, Sergio Berlato (FdI-AN-MCR) spiega come “oggi sono stati auditi i rappresentanti dei territori interessati, in ordine all’individuazione delle aree protette e alla loro governance. In particolare, i soggetti portatori di interesse sono stati ascoltati sulla corretta applicazione degli articoli 70 e 71 del Collegato alla Legge Finanziaria regionale 2017, riguardanti la riparametrazione del Parco Colli Euganei e del Parco della Lessinia. E’ stato così chiarito che i confini delle aree contigue, come previsto dall’art. 32 della Legge Quadro n. 394/1991 che disciplina le aree protette, debbano essere determinati dalle Regioni sul cui territorio si trova l'area naturale protetta, ovvero all’interno delle aree attualmente incluse nella perimetrazione dei Parchi regionali”. “Inoltre – sottolinea Berlato – è stato evidenziato come ai rappresentanti dei territori interessati, venga accordata la possibilità, dopo quasi trent’anni dall’entrata in vigore delle normative istitutive dei Parchi regionali, di riclassificare e riparametrare le aree protette. E’ quindi evidente come la Regione abbia concesso agli amministratori locali gli strumenti normativi per poter intervenire in merito e, se i rappresentanti dei territori riterranno di non farlo, saranno ovviamente liberi nella loro scelta, ma si assumeranno la relativa responsabilità di fronte ai cittadini”. Di diverso parere, i rappresentanti dell’opposizione. Il vicepresidente della Commissione Ambiente Andrea Zanoni (Partito Democratico) denuncia “la cattiva gestione dei Parchi in Veneto, che sono quasi tutti commissariati, il ché non è frutto di una cattiva normativa, bensì di una poco felice applicazione della stessa”. “Inoltre – prosegue Zanoni – i Consigli degli Enti Parco sono composti da troppi politici, o comunque da persone di nomina politica, soggetti che hanno poco a cuore le tematiche ambientaliste, come purtroppo dimostrato dall’attuale situazione. Con la nuova Legge, non si ripara certo a questa cattiva gestione, anzi, si rischia di peggiorarla in quanto le competenze ambientaliste, che richiedono grande preparazione tecnica, non vengono sottratte ai funzionari degli Enti Parco per essere invece attribuite, come sarebbe opportuno, ai Comuni, che spesso non hanno le risorse per intervenire efficacemente. Tutto questo è emerso dalle audizioni odierne e mi trovo in perfetta sintonia con la maggior parte degli interventi degli auditi”. “Infine – chiosa Andrea Zanoni – oggi non era all’OdG la discussione sugli articoli 70 e 71 del Collegato, ed invece se ne è parlato molto, con il paradosso di aver ascoltato i soggetti portatori di interesse solo a tempo abbondantemente scaduto, ovvero dopo aver già combinato il ‘pasticcio’, e questo per colpa dei consiglieri Berlato e Valdegamberi che, con un blitz in Consiglio regionale, hanno impedito ai colleghi della Commissione Ambiente di ascoltare i soggetti interessati, come peraltro previsto dal Regolamento consiliare e come logica avrebbe voluto”. Sulla stessa linea, il vicepresidente della Terza Commissione Graziano Azzalin (Partito Democratico) per il quale “al di là delle legittime diversità di opinione in ordine al testo di Legge, che sono emerse oggi durante le audizioni, vi è un comune denominatore rappresentato dalla necessità di procedere spediti alla riforma normativa dei Parchi regionali, superando la grave fase di stallo che vede ormai da un paio di anni quasi tutti i Parchi del territorio commissariati, una impasse che non giova a nessuno”. “Proprio per questo – conclude l’esponente dei Democratici - è necessario avviare un dialogo costante con il territorio e con i suoi rappresentanti istituzionali, che devono essere investiti di un ruolo concreto ed essere protagonisti della riforma fin dai primi momenti. E poi, la disciplina delle aree protette all’interno dei Parchi va arricchita di contenuti, non certo stravolta”.

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