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CRV - "La 1^ Commissione licenzia le rendicontazioni delle società partecipate"

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CRV - "La 1^ Commissione licenzia le rendicontazioni delle società partecipate"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

in cui la Regione ha partecipazione maggioritaria

23 febbraio 2017, 09:03

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

La Prima Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale del Veneto ha approvato a maggioranza le due Rendicontazioni relative alle società a partecipazione maggioritaria regionale, la n. 24 sui risultati dell’attività dell’anno 2014, e la n. 58 per il 2015. “In base ad una legge statale, meglio conosciuta come Legge Madia - ha dichiarato a margine dei lavori il Presidente della Commissione, Marino Finozzi (Lega Nord) - le Regioni hanno l’obbligo di razionalizzare la partecipazione a società, siano esse di servizi o maggiormente legate ad impegni istituzionali della Regione. La razionalizzazione è un lavoro molto importante che interviene sul costo di questa partecipazione, ma la questione alla quale io sono particolarmente interessato è l’atteggiamento che dovremo avere nei confronti dei lavoratori impegnati all’interno di queste società. Questo vale in particolar modo per Veneto Promozione, dove ci sono delle professionalità importanti che meritano di essere valorizzate e magari integrate all’interno di un percorso che è comunque necessario fare, allo scopo di aiutare le imprese a conoscere i mercati internazionali. Quindi, una giornata molto importante, caratterizzata dalla presenza del Vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, che ci ha permesso di capire in maniera dettagliata la situazione relativa alle partecipate della Regione del Veneto”. Di segno diverso la valutazione del Vicepresidente della Prima commissione, Stefano Fracasso (Partito Democratico). “Oggi, nel passare al vaglio la situazione delle società partecipate, abbiamo osservato luci ed ombre. L’ombra più profonda è quella che riguarda Veneto Strade, società partecipata anche dalle Province, che a seguito dei tagli della Legge finanziaria, si trovano in forte difficoltà, in particolare per la gestione e la manutenzione delle strade nella provincia di Belluno. La Regione deve fare la sua parte perché ha debiti con questa società di quasi 50 milioni di euro: quindi, certamente il Governo deve ripristinare le risorse per le province e certamente la Regione deve pagare i suoi debiti con la società”.  “Altra società che teniamo sotto osservazione è Veneto Acque - aggiunge Fracasso - perché portare l’acqua buona ai veneti assume oggi un’importanza fondamentale, in special modo in quelle aree dove c’è stato l’inquinamento da Pfas: bisogna chiudere i pozzi di Almisano contaminati e portare acqua buona da altre parti del Veneto e questo lo deve fare Veneto Acque. C’è una necessità di finanziamenti molto elevata, più di cento milioni di euro e ci sono risorse del Governo. Bisogna inoltre trovare un accordo anche con i gestori del servizio idrico, ossia con coloro che portano acqua nelle case”. “Il nostro voto - conclude Fracasso - è stato negativo perché avevamo denunciato le situazioni di criticità da tempo, non solo su Veneto Strade: penso ad esempio a Veneto Nanotech, che adesso è in liquidazione. Quindi apprezziamo l’operazione di trasparenza, ma il giudizio politico rimane negativo”.

 

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