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CRV - "La 2^ Commissione licenzia la Legge sul contenimento del consumo del suolo"

PressRelease

CRV - "La 2^ Commissione licenzia la Legge sul contenimento del consumo del suolo"

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Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

per coniugare sviluppo e sostenibilità

16 febbraio 2017, 20:45

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Il Presidente della Seconda Commissione consiliare Francesco Calzavara (Zaia Presidente) ha presentato oggi, con l’assessore all’Urbanistica Cristiano Corazzari, la capogruppo Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) ed i consiglieri regionali Gabriele Michieletto (ZP) e Alessandro Montagnoli (Lega Nord), nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Venezia, presso palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il testo unificato dei Progetti di legge che formano la Legge urbanistica sul contenimento del consumo del suolo, appena licenziata dalla Commissione e prossima all’ingresso in aula. “L’approvazione di questa legge - afferma Calzavara - rappresenta un primo, importante passo per iniziare quel percorso virtuoso che deve portarci ad uno sviluppo edilizio a ‘saldo zero’ rispetto all’uso del suolo, partendo dal concetto che per consumo di suolo si intende l’impermeabilizzazione di superfici naturali o agricole, considerata al netto di quelle superfici che sono ripristinate naturali o agricole. Il concetto di consumo è legato quindi ad un incremento: a saldo zero, non c’è consumo del suolo. Inoltre, la Legge promuove la demolizione di volumi incongrui o fatiscenti con restituzione del suolo a superficie agricola e naturale. È bene ribadire, perciò, che questa legge non ha come obiettivo ‘l’azzeramento del consumo del suolo’, ma punta ad iniziare un percorso, per far capire, attraverso una rivoluzione culturale, più che urbanistica, come l’attenzione e la sensibilità ambientale stia diventando ormai un elemento primario dello sviluppo urbanistico. E quindi, con la nuova pianificazione del Veneto, si dovrà tener conto che non è più possibile continuare a consumare il suolo come è stato fatto nei precedenti decenni, ma che bisogna puntare verso una pianificazione urbanistica che abbia maggiore attenzione verso i centri e verso gli ambiti ad urbanizzazione consolidata,  con priorità al recupero dell’esistente rispetto all’espansione su aree agricole che, nella classica pianificazione comunale, costituiva la normalità”. “È una legge - prosegue il Presidente della commissione - che ha ricevuto contributi importanti, a seguito delle molte audizioni e delle molte osservazioni, in particolare quelle fornite da Urbanmeta,un’associazione che riunisce varie categorie economiche e professionali e che ci ha permesso di ricevere spunti importanti, soprattutto nel tema delle definizioni”. “Con l’entrata in vigore di questa legge - puntualizza Calzavara - il Veneto non si ferma, ma continua ad avere la possibilità di costruire e quindi vengono tenuti in considerazione quegli strumenti urbanistici che sono già stati approvati e che possono continuare ad essere applicati. Nei 180 giorni che vengono dati alla Giunta regionale per emanare il provvedimento di quanto suolo si dovrà consumare in futuro, ci sarà la possibilità di continuare, ad esempio, a consumare il 30% di quanto pianificato, una fase transitoria che però si deve chiudere nei 180 giorni e in quei 180 giorni i Comuni, dopo aver adeguato gli strumenti urbanistici, potranno continuare, secondo le indicazioni della Giunta, a prevedere nuove aree di espansione ed a consumare suolo, ma secondo le indicazioni date dalla Giunta regionale del Veneto”.

 

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