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Osservatorio dei prezzi: i dati statistici sul secondo semestre 2016

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Osservatorio dei prezzi: i dati statistici sul secondo semestre 2016

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Responsabilità editoriale di Comune di Genova

06 aprile 2017, 11:50

Comune di Genova

PressRelease - Responsabilità editoriale di Comune di Genova

L'andamento nel 2016 (2° semestre)

I dati raccolti dal settore statistica del Comune di Genova

Da oggi sul portale web della direzione Statistica del Comune di Genova all’indirizzo statistica.comune.genova.it, è stato pubblicato l’Osservatorio prezzi: secondo semestre 2016.

Per gran parte del 2016 in Italia e nel capoluogo ligure la dinamica dei prezzi registra valori tendenziali deflattivi ma torna positiva a fine anno: a dicembre il tasso tendenziale di Genova risulta pari a +0,6% mentre quello italiano si attesta a +0,5% entrambi assai lontani dalla media dell’Eurozona (+1,1%). La ripresa dei prezzi registrata nell’ultimo mese del 2016 non vale a risollevare il risultato dell’intero anno ma rappresenta un segnale di svolta perché diretta conseguenza di vicende internazionali che, almeno nel breve periodo, possono sostenere l’inflazione.

 

In primo luogo il taglio della produzione petrolifera, a seguito dell’accordo dei paesi Opec di fine novembre, ha permesso l’apprezzamento delle quotazioni del greggio che a fine anno si riportano al di sopra dei 50 dollari al barile. Di conseguenza rincarano i prezzi dei prodotti energetici che per lungo tempo hanno contribuito a calmierare l’inflazione. In controtendenza risulta l’andamento del comparto energetico regolamentato che, a fine anno, non risente ancora degli effetti della ripresa delle quotazioni petrolifere: pertanto le tariffe energetiche beneficiano per tutto il 2016 di un sensibile calo.

 

In secondo luogo il comparto alimentare, nonostante le scarse tensioni inflattive registrate per tutto l’anno, registra, a partire dall’autunno 2016, una progressiva ripresa delle quotazioni delle materie prime che, complice anche la risalita del prezzo del greggio, potrebbe sostenere le dinamiche inflattive dell’intero settore.

 

Al di là di tali considerazioni l’inflazione nel capoluogo ligure, nel corso del 2016, rimane molto contenuta. A fine anno la core inflation, che esclude il settore del fresco alimentare e i prodotti energetici, registra un tasso tendenziale pari +0,7% che supera il tasso complessivo di un solo decimale di punto. Tale valore testimonia la debolezza della componente di fondo che rispecchia l’andamento di una ripresa non ancora consolidata derivante da una fase di rallentamento dei consumi delle famiglie.

 

 

A tale proposito risultano assai modeste, su base annua, le dinamiche inflattive relative ai prodotti a bassa frequenza di acquisto. Il valore tendenziale, registrato a fine anno a Genova, è pari a +0,3% e presenta un andamento decrescente nel secondo semestre derivante dalla conclusione della fase di rinnovo dei beni obsolescenti che aveva caratterizzato gli ultimi mesi del 2015 e il primo semestre 2016. Pertanto, nella seconda metà dell’anno, risultano nuovamente attenuati gli stimoli che spingono all’acquisto di beni durevoli.

 

Sostengono invece l’inflazione i prezzi dei servizi in particolare quelli legati al comparto turistico, quelli legali e contabili e le assicurazioni dei motoveicoli mentre a fine anno registrano un consistente aumento congiunturale anche i prezzi dei servizi di trasporto che iniziano a risentire dell’effetto dei rincari dei prodotti energetici. Risultano in decelerazione invece i prezzi dei servizi di telefonia.

 

Nel corso del 2016 l’inflazione tariffaria, pur non presentando nel capoluogo ligure variazioni di rilevante entità, registra gli adeguamenti di alcune tariffe a controllo nazionale: i rincari maggiori interessano le tariffe postali, quelle ferroviarie relative treni a lunga percorrenza e, in misura minore, i pedaggi autostradali mentre flette il corrispettivo del canone TV. A livello locale contribuiscono all’inflazione tariffaria i rincari relativi alla fornitura di acqua, alla raccolta delle acque di scarico, e, in misura meno consistente, alla raccolta dei rifiuti.

 

 

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