URBACT Interactive Cities: le buone pratiche di governance di Genova presentate a Lisbona

Il Comune di Genova, attraverso la Direzione Marketing della Città, Turismo e Relazioni Internazionali è capofila del progetto URBACT Interactive Cities, che vede coinvolta una rete di 10 città europee: oltre a Genova, Alba Iulia (Romania), Debrecen (Ungheria), Ghent (Belgio), Lisbona (Portogallo), Murcia (Spagna). Palermo (Italia), Tartu (Estonia), Varna (Bulgaria). Il progetto ha avuto avvio nel maggio 2016.

URBACT Interactive Cities è un progetto innovativo che ha l'obiettivo di esplorare in che modo i canali digitali, i social media e i contenuti generati dagli utenti possono migliorare la gestione delle città europee di oggi. Interactive Cities non si concentra tanto sugli aspetti tecnologici quanto su quale tipo di innovazione nel campo della comunicazione pubblica può essere utile per le autorità locali e i cittadini, promuovendo una migliore governance urbana, la partecipazione civica e la crescita economica.

Le città coinvolte partecipano a un percorso comune di apprendimento, scambio di competenze e buone pratiche, realizzato principalmente attraverso una serie di incontri internazionali, in ognuno dei quali viene affrontata una componente del processo comunicativo e partecipativo.

In questi giorni, dall’8 al 10 febbraio, le città sono al lavoro a Lisbona, concentrandosi sul tema della governance del processo comunicativo: come fare a coinvolgere in un dialogo “interattivo” sia tutti gli stakeholder cittadini coinvolti nel progetto che le strutture interne al proprio Ente che possono avere titolo a prendere parte alle attività.

Genova è stata protagonista della sessione di mercoledì dedicata a buone pratiche per assicurare il coinvolgimento nel processo decisionale di tutti gli stakeholder più significativi, portando l’esempio del tavolo partecipativo di gestione delle risorse provenienti dall’imposta di soggiorno, esperienza che fa di Genova un esempio unico in Italia e capace di risultati particolarmente positivi.

I lavori hanno visto e vedranno momenti di scambio e valutazione incrociata di esperienze di ogni singola città, e momenti di approfondimento e apprendimento, come il keynote speech, affidato ad Antonio Camara e dedicato a “Il potenziale dei media digitali per la governance”, o la conversazione fra politici, dedicata al tema di quali possano essere i contenuti di un possibile “Piano regolatore urbano digitale”, e in che modo uno strumento di questo tipo possa aiutare nella gestione concreta di problemi e istanze della città.

Il dialogo, introdotto da un intervento di Michele Mezza, promotore del tema del Piano Regolatore Urbano Digitale, ha visto la partecipazione  di Rui Franco, Assessore alle politiche abitative e di Sviluppo locale del Comune di Lisbona, Jesus Pacheco, Assessore allo Sviluppo urbanistico e alla Cultura del Comune di Murcia, Gabriel Pleșa Vicesindaco di Alba Iulia, Jarno Laur, Assessore allo Sviluppo urbanistico e alla Pianificazione del Comune di Tartu; e di Carla Sibilla, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Genova.

I sei amministratori locali hanno condiviso e si sono confrontati per la prima volta sulle prospettive della nuova fase dei poteri digitali, che oggi vede il dominio dei grandi gruppi internazionali. Il tema è come le città possano riconquistare un proprio ruolo nella transizione verso le nuove tecnologie di intelligenza digitale, che modificano la modalità di fruizione dei servizi e di cittadinanza. “Vorremmo che, attraverso l'adozione di un piano regolatore digitale, si sviluppasse un uso consapevole delle tecnologie - ha detto in particolare l’assessore Carla Sibilla - e della comunicazione, che regoli la relazione fra amministrazioni e cittadini, rivendicando anche il ruolo delle comunità locali nei confronti dei grandi player della comunicazione mondiale. La governance dei processi potrà così dare importanti benefici alle città, come è già avvenuto per il marketing e la promozione turistica”.

I lavori del meeting proseguiranno anche venerdì 10 febbraio; il prossimo appuntamento internazionale per Interactive Cities sarà a Tartu a giugno.

Intanto, a livello locale, Genova sta proficuamente lavorando con il proprio gruppo di lavoro locale (URBACT Local Group), per delineare il previsto Piano Integrato per la comunicazione digitale della città.

URBACT III è un programma di cooperazione territoriale europea (2014-2020), finanziato congiuntamente dall’Unione Europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale, dedicato allo di scambio e apprendimento fra città; promuove lo sviluppo urbano sostenibile, offrendo uno strumento per accrescere conoscenze e competenze; consente alle città europee di collaborare allo sviluppo di soluzioni alle sfide urbane e di condividere buone pratiche, lezioni e soluzioni.

www.urbact.eu
http://urbact.eu/interactive-cities