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Responsabilità editoriale di UDICON
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Roma, 20/04/2018 – “E’ imbarazzante assistere nel 2018 ad uno scenario paragonabile agli anni in cui la scienza era agli albori - scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – viviamo in un’epoca in cui l’innovazione è all’ordine del giorno in tutti i settori, anche nella sanità dove il digital sta sostituendo i macchinari più obsoleti, ma perché i cittadini ancora hanno difficoltà ad accedere alle cure che gli spettano?”
La sanità in Italia non è uguale per tutti in quanto, stando ai dati emersi da alcune indagini, il Nord e il Sud non viaggiano sulla stessa linea. Anzi, si registrano percentuali preoccupanti per chi vive al meridione rispetto all’alta Italia. I tassi di obesità aumentano, insieme al tasso di mortalità e a quello di accesso alle cure mediche. L’Italia è un Paese che sembra andare a ritroso nella sanità e, in un’era in continuo rinnovamento, non è una situazione accettabile.
“Andando avanti nel tempo la situazione italiana, in ambito sanitario, non sta di certo migliorando. È sempre più accentuato il divario tra Nord e Sud, dove si registrano tassi di mortalità molto distanti tra di loro – continua Nesci - per non parlare della crescita esponenziale della spesa privata, oltre quella pubblica, che i cittadini sono costretti a sostenere. È inversamente proporzionale il tasso dei medici del servizio sanitario pubblico che, invece, diminuisce di anno in anno. In qualità di associazione a tutela dei consumatori chiediamo con estrema urgenza – conclude Nesci - che il futuro Governo metta in atto politiche che tutelino il diritto alla salute dei cittadini in quanto gli abitanti del Sud sono costretti ad emigrare al Nord per curarsi e non tutti possono permettersi di mettere mano al portafogli”.
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