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Responsabilità editoriale di NEW LIFE BOOK
PressRelease - Responsabilità editoriale di NEW LIFE BOOK
La scrittura, forse ancora più della parola, è la più alta rappresentazione della nostra umanità. Il bisogno di esprimersi, di raccontarsi e condividersi all’altro ci appartiene, è l’appendice alla nostra finitezza, il supplemento alla nostra staticità. L’autrice Antonella Sciutto, animata da questa stessa tensione, sceglie come primo canale d’elezione il web: sul suo sito compaiono brevi scritti, canzoni, poesie, sogni. La ricchezza di queste parole, tuttavia, ha bisogno di un supporto più stabile e concreto, rispetto alla volatilità di un sito web. È così che nasce in lei il sogno di compiere quel passo ulteriore, nel desiderio di poter stringere tra le mani il frutto dei suoi pensieri, di poterlo offrire agli altri. “Un libro: un'altra forma di comunicazione, qualcosa che rimane, che si può prendere e riprendere, che si può sfogliare, su cui si possono annotare pensieri.” Scrive l’autrice, nella sua prefazione all’opera. “Così i contenuti del sito sono diventati altro, per essere "Come in un libro": con altri spazi e con immagini per evidenziare le parole come avveniva con le miniature nei libri antichi”.
“Come in un libro” è il primo libro di Antonella Sciutto, pubblicato per il Gruppo Albatros il Filo. Le sue pagine sono un tripudio di vita e bellezza, un gesto concreto per connettersi intimamente agli altri – in particolar modo alle donne, negli intenti dell’autrice –, per prenderli per mano e sussurrare loro “non siete soli”. È una scrittura che sa essere talvolta pungente e irriverente, altre volte tanto intima da sembrare una confessione riservata a un’amica fidata. È certamente immediata e d’impatto per il suo umorismo spontaneo, ma in grado di rimanere a lungo incastonata nella memoria, grazie alle argomentazioni mai scontate che l’autrice suggerisce nei suoi pensieri. Ogni pagina fa infatti parte di un percorso di consapevolezza e rinascita dopo un periodo oscuro, in cui Sciutto ha dovuto fare i conti con una forma di depressione. Dopo essersi rialzata con coraggio e fatica dal malessere che la attanagliava, ecco che ha deciso di dedicarsi agli altri, di chi ha bisogno di un supporto, di un aiuto o anche semplicemente di una risata spensierata.
L’opera è suddivisa in tre sezioni distinte: Scritti, Canzoncine e poesie, Sogni. Il filo conduttore di queste tanto diverse forme espressive rimane comunque il bisogno dell’autrice di custodire le varie sfaccettature della vita e della propria esperienza personale. Si presenta infatti nel suo complesso come un invito alla leggerezza e all’ilarità, di non lasciarsi schiacciare dal peso del mondo che spesso sembra spegnere la luce al nostro ottimismo, ma piuttosto di rialzarsi a ogni costo per ammirare e apprezzare la bellezza della vita.
La prima parte, che occupa la fetta più ampia del libro, si apre con una varietà di scritti che spaziano da piccole piéce di teatro a brevi quadri di vita quotidiana. Si tratta di divertissement attraverso i quali guardare al mondo con leggerezza, capaci di trasportarci in scenari paradossali e sopra le righe: tra un sorriso e una risata, tuttavia, l’autrice stimola tante riflessioni e dissemina briciole di verità. In questa sezione Antonella Sciutto dimostra la sua versatilità artistica offrendo al lettore una panoramica completa delle sue capacità espressive. La prosa scorre fluida, si alternano momenti di riflessione ad altri di puro intrattenimento. Emerge con grande forza il contrasto tra il femminile e il maschile, talvolta in chiave allegorica, altre con parole taglienti. Sciutto denuncia la violenza maschile contro le donne in tutte le sue forme, racconta le emozioni di un femminile schiacciato e oppresso, ma che ha in sé gli strumenti per rialzarsi e ottenere il proprio posto nel mondo. Richiami a figure leggendarie e mitologiche arricchiscono ulteriormente i suoi racconti, rendendoli ulteriormente stimolanti per il pubblico dei lettori più attenti.
Nella sezione dedicata alle canzoncine e alle poesie emerge il cuore pulsante dell’autrice, ricco di brio e inventiva. Con una creatività spiazzante e arguta, rivisita i grandi classici della musica italiana in chiave satirica, propone rime baciate semplici e divertenti su oggetti di vita quotidiana, si lancia in impetuose arringhe immaginarie verso questo o quell’altro personaggio. Qui l’autrice si libera completamente, abbracciando un tono giocoso e dissacrante. Le sue composizioni sono intrise di un umorismo sagace e spesso provocatorio, che risuona come una risata liberatoria. La capacità di Sciutto di cogliere gli aspetti più curiosi delle situazioni narrate, combinata con la spontaneità delle sue parole, guida la lettura come a non volersi mai fermare. Un divertentissimo esempio è “All’amica risanata”: è una canzoncina che, ricalcando il ritornello di “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, immagina di rincuorare un’amica che è appena stata lasciata dal proprio partner. In fondo, afferma con tono sprezzante: “Perdere l'amore / Non è tanto male / Pensa che nel letto / Non lo senti più russare / E che finalmente / Fai quel che ti pare / Senza dover correre / Per fargli da mangiare / Basta con la spesa / Non devi stirare / Tu gli hai dedicato / Tutta quanta la tua vita […] / Tu sei una stella / Del firmamento / Mentre lui è / E resta sempre / Un escremento. / Perdere l'amore”.
I sogni, che occupano la terza e ultima sezione del libro, costituiscono un’intrigante evasione dalla realtà. Qui la linea tra il reale e l’immaginario si dissolve, permettendo all’autrice a volte di esplorare mondi fantastici e deformare la realtà a suo piacimento, altre volte di raccontarsi intimamente. Ci colpisce la sua capacità di mimesi: si immedesima infatti per esempio in una radice di zenzero o in una Fiat Panda del 2004, raccontando vicissitudini, sogni e speranze di oggetti inanimati, restituendo loro una vita nuova. Altri racconti sono invece profondamente intimi, come “Meraviglioso”, che racconta la battaglia che l’autrice ha affrontato per guarire dal Covid nel marzo del 2001, o “Uscire dal buio”, in cui con grande trasparenza confessa le difficoltà di vivere un periodo di depressione, che non solo attanaglia la mente, ma sembra ingabbiare anche il corpo. Le parole di Sciutto sono un balsamo di speranza, una dolce carezza che si fa strada dopo una risata energica che lascia svanire ogni malessere, ogni dolore.
L’ultimo racconto, dedicato al padre, Rinaldo Sciutto, racconta infine le vicissitudini dell’uomo durante la Seconda Guerra Mondiale, fatte di sofferenza e resistenza, che per fortuna si sono concluse in un lieto fine.
A restituire ulteriore colore all’opera sono i dipinti di Laura Gelli, integrati con cura e attenzione nell’opera, a creare un singolare dialogo tra immagini e parole. L’esplosività dei colori e la forza del tratto immediato e deciso di Gelli si fondono perfettamente con lo stile di Sciutto, donando alla raccolta un’atmosfera vibrante e distintiva. Le immagini ritraggono prevalentemente donne dalla forte potenza espressiva e paesaggi naturali rurali, restituendo una dimensione visiva che arricchisce ulteriormente l’esperienza del lettore.
“Come in un libro” è molto più di un romanzo, molto più di una silloge. È un viaggio intimo nella complessità delle emozioni, impreziosito dall’ironia tagliente e dalla profonda sensibilità dell’autrice. Un’opera che non solo invita il lettore a gioire dei piccoli istanti della propria vita, ma anche a riflettere su quanto la creatività in tutte le sue declinazioni sia importante e necessaria per esprimere e affrontare le sfide più dure che la vita ci propone.
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