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D'AMELIO,PUNTARE SU MEDICINA DI GENERE

PressRelease

D'AMELIO,PUNTARE SU MEDICINA DI GENERE

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Responsabilità editoriale di Consiglio Regione Campania

15 giugno 2018, 15:04

Consiglio Regione Campania

PressRelease - Responsabilità editoriale di Consiglio Regione Campania

 

Napoli, 15 giugno 2018 - “Questa è una iniziativa di grande importanza perché la salute e la qualità di vita delle donne è un patrimonio da salvaguardare per il bene dell’intera società ed, infatti, la medicina di genere rappresenta una importante conquista, innanzitutto sul piano culturale, che deve trasformarsi in una organizzazione sanitaria e della ricerca che tenga conto della specificità delle donne per rendere la risposta sanitaria più adeguata ed efficace. Un obiettivo per il quale la Regione Campania sta lavorando intensamente”.

 

 

E’ quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, partecipando, stamani, al convegno su “La legge sulla Medicina di Genere: applicazioni ed opportunità”, promosso dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Campania, nella sala “Caduti di Nassiriya” della sede Consiglio Regionale della Campania.

 

“La legge nazionale sulla medicina di genere, in vigore da febbraio di quest'anno, è sicuramente un passo nella giusta direzione perchè mette finalmente al primo posti i reali problemi di salute che riguardano le donne. Ma il percorso da fare per arrivare ad un'effettiva applicazione delle nuove norme è ancora lungo” – ha evidenziato il vertice dell’Assemblea legislativa regionale.

All’iniziativa, organizzata dalla Sottocommissione “Salute di Genere” della Commissione Pari Opportunità, hanno partecipato, tra gli altri, la Presidente della Commissione pari Opportunità, Natalia Sanna, la consigliera regionale delegata per le Pari opportunità, Loredana Raia, la consigliera regionale di FI, Flora Beneduce, l’assessore regionale alle Pari opportunità, Chiara Marciani, la senatrice del Pd, Paola Boldrini, il Direttore generale per la Tutela della salute della Regione Campania, Antonio Postiglione, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e dell’area metropolitana, Silvestro Scotti.

“Con questa iniziativa abbiamo voluto sottolineare l’importanza di un tema, quello della medicina di genere, che rappresenta un salto di qualità nell’assistenza sanitaria perché punta, nella prevenzione, nella diagnosi e nelle cure, sulle diversità fisiche e psicologiche tra l’uomo e la donna e, quindi sulla necessità di cure più appropriate che consentano di preservare la salute delle donne come valore della società. Per perseguire questo obiettivo, proponiamo la costituzione di un tavolo tecnico regionale” – ha sottolineato Sanna.

 

“La legge sulla medicina di genere, entrata in vigore lo scorso febbraio, è stata il frutto di un lavoro nato dal basso e condiviso in maniera bipartisan ed è stata un importante salto di qualità per il nostro Paese perché interviene anche sulla rivisitazione delle sperimentazioni cliniche applicare e sulla diffusione della medicina di genere nelle pratiche cliniche e terapeutiche. Seguiranno due decreti attuativi per la formazione dei medici, un altro tema fondamentale” – ha evidenziato la senatrice del Pd, Boldrini, che è stata firmataria dell’iniziativa legislativa.

 

“Le pari opportunità si realizzano anche attraverso la medicina di genere ed essa rappresenta anche una opportunità per una migliore organizzazione sanitaria e per una migliore spesa delle risorse pubbliche per una buona sanità che si fondi sulla appropriatezza delle prestazioni sanitarie e sulla salvaguardia della salute delle donne, che costituisce un patrimonio per l’intera società” – ha evidenziato Raia.

 

“La medicina di genere è la nuova frontiera della sanità e deve vedere un sempre maggiore investimento organizzativo da parte della Regione e, quindi, delle Asl e dei Distretti territoriali e per la formazione dei medici, ciò tenuto conto che il ruolo della donna nella società è sempre più impegnativo e vede le donne diventare sempre più vulnerabili sul piano della salute e la necessità di avere una sanità che punti sulla medicina di genere” – ha evidenziato la consigliera Beneduce.

 

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