All'interno del comprensorio milanese l'azienda di Torino ha realizzato i padiglioni della Cina, per la prima volta presente ad un'esposizione universale, della Lituania, dell'Algeria e della multinazionale cinese Vanke, di cui è stato consegnato il primo edificio di Expo, ormai più di un mese fa.
"Nonostante il clima di disfattismo che ogni tanto pervade il nostro Paese - osserva Felici - un'impresa italiana è riuscita a realizzare alcune tra le opere più complesse di Expo, in anticipo sui tempi previsti". Il segreto di Bodino? Felici non ha dubbi: "Un ufficio tecnico poderoso, che riesce a ingegnerizzare il lavoro per renderlo davvero fattibile".
Ingegnerizzazione e sperimentazione in officina, alla Bodino Engineering, vanno di pari passo. "Qualunque elemento tecnologico può essere progettato e sperimentato direttamente in azienda", spiega il direttore generale.
Dal punto di vista ingegneristico i padiglioni Vanke e della Repubblica popolare cinese hanno rappresentato la sfida più ambiziosa, "ma anche quelli più minimalisti e lineari non mancheranno di suscitare la curiosità del pubblico", assicura l'architetto. "Sono certo che non appena Expo aprirà i battenti la 'Montagna sacra' della multinazionale Vanke diventerà meta dei pellegrinaggi degli studenti di architettura, italiani ed europei".
L'autore è Daniel Libeskind, 'archistar' tra le più amate, ma anche tra i più complessi progettisti di oggi. "Riuscire a dare una realizzazione ingegneristica e tecnica alla 'pelle' dell'edificio da lui disegnato, con le sue squame e i giochi di luce, è stata una grande soddisfazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA