TORINO - Il 53% dei giovani italiani apprezza le App per la mobilità e il 37% i Car sharing, che convince invece solo il 25% dei Fleet managers. Sono alcuni dei dati della ricerca 'I giovani al centro di una nuova mobilità sempre più smart', realizzata da Deloitte e illustrata oggi a Smart Mobility World, la fiera dedicata alle opportunità di sviluppo delle filiere industriali dei settori automotive, Ict e trasporti legate ai nuovi modelli di mobilità intelligente.
Fra questi l'auto elettrica, al centro della tavola rotonda che ha coinvolto rappresentanti delle istituzioni, del mondo industriale, analisti. E uno dei temi cruciali legati alla mobilità elettrica affrontato nel dibattito è stato la sua ancora scarsa diffusione nel mercato privato. Tema che ha visto tirare in ballo il ruolo dell'intervento pubblico. "Il consumatore - ha osservato Marco Martina di Deloitte - si aspetta il contributo statale per l'acquisto di un auto elettrica", i cui costi di produzione, ha aggiunto il direttore generale dell'Anfia Gianmarco Giorda, "si riverberano ancora troppo sul costo finale e forse oggi - ha proseguito - il consumatore italiano non è ancora disposto a spendere un 20% in più per avere un'auto elettrica". Giorda ha quindi ricordato che "queste vetture stanno vedendo qualche dato di mercato più significativo dove ci sono incentivi o condizioni di fiscalità che ne aiutano lo sviluppo". Anche da parte del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori della Confindustria di Cuneo, Enrico Galleano, l'invito al "coinvolgimento di tutta la filiera per un'industria che deve guardare al futuro puntando all'innovazione. Ci vogliono - ha concluso - politiche chiare e coerenti rispetto a tutti gli attori interessati".
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