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Parchi della Valle d'Aosta, il trionfo della Natura

Parchi della Valle d'Aosta, il trionfo della Natura

30 giugno 2014, 17:10

Redazione ANSA

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Parchi della Valle d 'Aosta, il trionfo della Natura - RIPRODUZIONE RISERVATA

Parchi della Valle d 'Aosta, il trionfo della Natura - RIPRODUZIONE RISERVATA
Parchi della Valle d 'Aosta, il trionfo della Natura - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono il Parco nazionale del Gran Paradiso e il Parco naturale del Mont Avic le attrattive naturalistiche più celebri della Valle d'Aosta, in grado di sorprendere i visitatori in virtù di grazie a paesaggi da favola caratterizzati da boschi, laghi, ghiacciai, praterie in cui andare alla scoperta della meraviglie dell'ambiente naturale, ma anche da borghi e villaggi di montagna in cui conoscere la cultura e le tradizioni valdostane.

Pur essendo 'ultranovantenne' il Parco nazionale del Gran Paradiso mantiene una forma invidiabile: si tratta infatti della più antica area protetta italiana, nata nel 1856 come riserva reale di caccia per salvare l'ultima colonia superstite di stambecco e poi istituita ufficialmente come Parco il 3 dicembre del 1922 allo scopo di preservare la fauna, la flora, le speciali formazioni geologiche e, in generale, la bellezza del paesaggio. Dal vallone del Grauson a quello dell'Urtier, dai quattro Centri visitatori del Parco, ciascuno consacrato a un tema specifico di interesse naturalistico, fino al giardino botanico alpino Paradisia, a Cogne, il Parco abbraccia l'intero territorio che circonda il massiccio del Gran Paradiso, le vallate di Cogne, Valsavarenche e di Rhemes, e le valli piemontesi Orco e Soana, per una superficie di circa 70.318 ettari. Uno scenario vasto che offre tantissimi itinerari, dai più semplici ai più impegnativi a secondo delle quote e delle zone, e dove tra boschi di abeti rossi e larici, pascoli alpini, rocce e ghiacciai, è facile incontrare una ricca fauna: stambecchi, camosci, caprioli, oltre a volpi, ermellini, lupi, almeno 40 specie di mammiferi. Ancora più in alto, l'aquila reale e il gipeto sorvolano questo Paradiso.

Il Parco accoglie tutti in tutte le stagioni: luglio e agosto sono il periodo migliore per non perdere le fioriture d'alta quota; l'autunno tinge di colori i boschi e annuncia il periodo degli amori per i camosci, mentre l'inverno è ideale per le passeggiate con le racchette da neve, lo sci da fondo e lo scialpinismo. Per maggiori informazioni www.pngp.it.

Accanto al Gran Paradiso si estende un altro Parco di grandissima ricchezza naturalistica, quello del Mont Avic, il primo parco naturale regionale della Valle d'Aosta, istituito nel 1989. L'area protetta, con una superficie di quasi 6.000 ettari, comprende parte dei territori dei comuni di Champdepraz e Champorcher, nella bassa Valle d'Aosta, ed è caratterizzata da aspetti paesaggistici estremamente suggestivi e da ambienti modificati in misura del tutto marginale dall'attività dell'uomo per l'asperità del territorio che la rende meno accessibile. Un angolo di natura ancora intatto che ha mantenuto un mondo faunistico e floristico ricco di specie introvabili altrove. Le estese foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice e faggio, si alternano alle praterie alpine, ma sono soprattutto gli ambienti umidi i veri protagonisti del Parco. Nella val Chalamy sono presenti oltre 30 specchi d'acqua d'alta quota, acquitrini e torbiere dove si sviluppa una flora varia ed estremamente interessante. Quanto alla fauna, oltre che i più tipici mammiferi alpini - quali lo stambecco, il camoscio e la marmotta - il Parco Mont Avic accoglie oltre 90 specie di uccelli nidificanti, 1.100 specie di farfalle e 120 specie di coleotteri forestali.

Le escursioni e i trekking nel territorio del Parco, spesso con partenza dal Centro visitatori di Covarey, comprendono alcuni percorsi fruibili anche in mountain bike o a cavallo, consentendo l'immersione in una natura davvero unica. Gli itinerari sono adatti a tutte le capacità, e vanno da semplici escursioni come quella che conduce in due ore circa da Dondena al Lac Miserin e all'omonimo Santuario, oggetto di pellegrinaggio il 5 agosto in occasione della festa della Madonna delle nevi, fino a uscite più impegnative come il Tour du Mont Avic che consente di cogliere in dieci ore di camminata bellissimi panorami dal Col Varotta sull'alta Valle d'Aosta e sul vallone di Ponton e dal Col de Raye Chevrere su Clavalité, Monte Emilius e Monte Bianco.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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