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Natura ricca di sorprese nelle Riserve naturali valdostane

Natura ricca di sorprese nelle Riserve naturali valdostane

30 giugno 2014, 16:59

Redazione ANSA

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Cote de Gargantua - Gressan (foto Ufficio Aree Protette) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cote de Gargantua - Gressan (foto Ufficio Aree Protette) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cote de Gargantua - Gressan (foto Ufficio Aree Protette) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre ai celebri Parchi del Gran Paradiso e del Mont Avic, dove la natura si manifesta in tutta la sua bellezza, esiste una Valle d'Aosta più 'nascosta' ma non per questo meno affascinante, quella delle riserve naturali, nella quale andare alla scoperta della varietà degli habitat della regione alpina si rivela un'avventura ricca di sorprese.

Le dieci riserve naturali si sviluppano lungo l'intero territorio valdostano, ad altitudine variabile tra i 500 e gli oltre 3.000 metri, e costituiscono la meta ideale di passeggiate ed escursioni tra prati e foreste, torbiere, laghi alpini, zone umide e altri ambienti. La prima che si incontra entrando in Valle d'Aosta dal Piemonte è quella dello Stagno di Holay, situata in una depressione della fine del versante destro della valle di Gressoney, alla confluenza con la conca di Pont-Saint-Martin. E’ caratterizzata da un piccolo bacino lacustre di 1,5 ettari, ormai quasi del tutto colmato, con piante di grande pregio - come la Salcerella erba-portula e il Nontiscordardime dei canneti - e ricca di rettili e anfibi. Inoltrandosi verso il cuore della regione, con le vette alpine a caratterizzare sempre più il paesaggio, nel territorio del Comune di Fontainemore si trova la Riserva del Mont Mars, sviluppata su 390 ettari in ambiente tipico d'alta montagna tra boschi, praterie, pietraie e diversi laghi: Vargno, Bonel, Lei-Long e il Lac de Barme. A fare da guida è la mulattiera del percorso Fontainemore-Oropa, la famosa processione religiosa che si svolge da più di quattrocento anni attraverso il Colle della Balma d'Oropa.

Proseguendo nella media Valle d'Aosta, alle pendici della val d'Ayas, ecco la Riserva naturale del Lago di Villa, con uno specchio d'acqua di ragguardevoli dimensioni immerso in un bellissimo bosco di Pino silvestre, Roverella, Castagno, e ottima meta per passeggiate in tranquillità. Altrettanto rilassante, oltre che di particolare interesse scientifico e naturalistico si rivela un'escursione nella Riserva del Lago di Lozon, un bacino lacustre posto a 1.520 metri di quota nel comune di Verrayes, dove trovano un ambiente ideale, tra le altre piante, diverse specie di orchidee. La più 'giovane' tra le riserve naturali della Valle d'Aosta - è stata istituita lo scorso anno - è quella di Montagnayes, nel comune di Bionaz, che si sviluppa dai 1.573 metri del fondovalle fino ai 3.321 metri della Becca-des-Arbyeres. E' un ambiente naturale ancora incontaminato popolato da camosci, volpi, tassi, martore, faine, aquile reali, civette, anfibi, rettili e farfalle diurne.

Alle porte di Aosta si incontra la Riserva naturale della zona umida di Les Iles, di grande interesse per l'avvistamento dei volatili. Già oasi di protezione della fauna dal 1982, con i suoi 35 ettari rappresenta il più importante punto di sosta e alimentazione per le specie migratrici di passaggio e, per altre, l'unico sito adatto alla nidificazione. A qualche chilometro di distanza, tra Aosta e Saint-Christophe, si incontra un luogo magico le cui origini si perdono nei secoli: la Riserva naturale di Tsatelet. Il sito - che si si sviluppa su 14 ettari - oltre al particolare aspetto geo-naturalistico derivante dall'origine glaciale, presenta anche un interesse archeologico in quanto sede di un insediamento tardo Neolitico, databile attorno al 3.000 A.C.

Proseguendo in direzione del Monte Bianco, nel comune di Gressan, la Riserva naturale della Cote de Gargantua è la morena di un antico ghiacciaio dalla forma di una piccola collina dove predomina l'ambiente steppico con specie quali l'Artemisia vallesiaca, rara pianta aromatica. Il luogo prende il nome dalla leggenda popolare secondo la quale lì sarebbe sepolto il dito mignolo del gigante Gargantua, il personaggio inventato da Rabelais. Inoltrandosi nella Valgrisenche, raggiungere il piccolo lago di Lolair, all'imbocco della Valgrisenche, nel comune di Arvier, vuol dire immergersi in una riserva di grandissimo valore naturalistico, caratterizzata dall'omonimo lago posto a 1.200 metri di quota dalle cui rive è facile avvistare l'Aquila reale o la Poiana e uccelli tipicamente acquatici, quali il Germano reale e la Gallinella d'acqua.

Infine, una delle aree protette più sorprendenti della Valle d'Aosta, quella del Marais, posta all'ingresso della Valdigne, tra Morgex e La Salle. A qualche chilometro da Courmayeur e dalle pendici del gigante delle Alpi, il Monte Bianco, si arriva inaspettatamente in un punto in cui l'acqua si espande a formare laghetti e acquitrini nella boscaglia, creando una zona umida di otto ettari che è rifugio per tutte quelle specie faunistiche e floristiche amanti dell'acqua, ormai molto rare nel resto della regione, da scoprire attraverso una suggestiva passeggiata sulla passerella pedonale.

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