C'è anche Torino fra le 14 città
italiane che partecipano ai progetti approvati nell'ambito del
programma Ue di cooperazione territoriale Urbact. Torino è
capofila della rete 'InnovaTO-r', di cui fanno parte anche
Parigi e Cluj-Napoca (Romania), che si rivolge a diecimila
impiegati pubblici come potenziali innovatori.
Insieme al capoluogo piemontese, anche Udine, Napoli, Roma,
Perugia, Mantova, Rosignano Marittimo (Livorno), Cesena, Forlì,
Isernia, Siracusa, Capizzi (Messina), Bari e Adelfia (Bari)
fanno parte di una delle 25 'reti di trasferimento' approvate
dal Comitato di controllo di Urbact.
Ogni network è formato da tre città ed è incentrato su un tema
specifico, che va dal turismo culturale alle politiche
agroalimentari territoriali. Nei prossimi sei mesi le reti
riceveranno finanziamenti per sviluppare buone pratiche e
trasferire conoscenze al loro interno ma anche ad altre città,
con l'obiettivo di attirare nuovi partner. Urbact è uno
strumento della politica di coesione europea, cofinanziato dal
Fondo Ue per lo sviluppo regionale (Fesr) e dai 28 Stati membri,
ai quali si aggiungono anche Norvegia e Svizzera.
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