Incremento del 22%, in Piemonte,
dei casi di contenziosi con le banche. E' il risultato di uno
studio condotto dal comitato regionale dell'Unione nazionale
consumatori (Unc). "La progressiva perdita di potere d'acquisto
di singoli e famiglie - spiega l'avvocato Patrizia Polliotto,
presidente del comitato piemontese di Unc - fa crescere il
numero di coloro che faticano a mantenersi in regola con rate di
ogni tipo. I nostri sportelli hanno registrato un 22% in più di
richieste di aiuto rispetto al 2021 in termini di gestione del
contenzioso. E ciò per via dei rincari inarrestabili di settori
strategici della vita quotidiana e della produzione che rendono
impossibile a molti il rispetto dei piani di ammortamento con
banche e finanziarie, con il rischio vedersi negare l'accesso al
credito a causa delle pendenze arretrate che generano
segnalazioni nelle varie centrali rischi".
Lo studio coordinato da Patrizia Polliotto, inoltre,
evidenzia come "solo nei mesi di maggio e giugno, abbiamo
registrato un abbondante 15% in più di contatti da parte di
soggetti impossibilitati a far fronte alla copertura delle rate
a importo pieno dei finanziamenti derivati dai vari Decreti
Liquidità legati alla pandemia: fatto grave che rischia di
mettere in ginocchio una larga parte di piemontesi appena dopo
l'estate".
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