Coltivano la vigna, producono vino
e sono sensibili ai temi ambientali: nelle loro aziende
riciclano e riutilizzano tutti gli scarti di lavorazione. È la
nuova associazione L'Anello Forte, fondata da 14 donne
imprenditrici vinicole di Monforte d'Alba, nelle Langhe, di cui
la metà ha meno di 35 anni. Il loro obiettivo è creare una
virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo la memoria
contadina che non ha mai sprecato nulla. L'associazione senza
scopo di lucro ha fatto il suo debutto il 4 giugno in occasione
di Spazzamondo e della degustazione di Barolo organizzata da
Barolo Boys, ma è nata ufficialmente il 30 gennaio 2021 nella
cantina Domenico Clerico.
"Dal 2018 lavoriamo a progetti di economia circolare - spiega
Sara Vezza, produttrice di vino e presidente del gruppo - che
riguardano tutti i materiali che nelle cantine sono arrivati a
fine ciclo, come la plastica, carta e cartone, e i tappi.
Sentiamo l'urgenza di non sprecare risorse, di immaginare un
futuro possibile per le generazioni che verranno, di declinare
la sostenibilità in ogni aspetto, di affrontare la complessità
dell'economia circolare".
La prima iniziativa è una scatola per le bottiglie di vino
interamente fatta con scarti prodotti nel Comune di Monforte
d'Alba. Altro progetto che sta coinvolgendo tutta la comunità di
Monforte è il recupero dei tappi di sughero, che vengono poi
conferiti alla comunità Arti e Mestieri e destinati a una nuova
vita nel settore edilizio. Grazie a Maria Bianucci è nato il
Premio RewineDesign nel 2018 in collaborazione con l'Istituto
Europeo Design Torino.
L'Anello forte è un libro di Nuto Revelli (1919-2004),
scrittore e partigiano cuneese, in cui racconta la campagna
piemontese del dopoguerra attraverso la voce delle donne. Fu
pubblicato da Einaudi nel 1985.
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