"Siamo già fuori tempo massimo. Noi
stiamo gestendo le crisi, ma non possiamo essere chiamati a un
ruolo di notaio della chiusura dell'automotive in Italia per
ridurre gli effetti sociali, vogliamo che si creino le
condizioni per rilanciare il settore". Così Michele De Palma,
segretario nazionale della Fiom e responsabile automotive,
spiega l'iniziativa dei metalmeccanici Cgil mercoledì 23
febbraio a Torino. Più di 200 quadri e delegati parteciperanno
all'assemblea nazionale dal titolo 'Safety car', nell'ambito
della campagna Fiom per un piano straordinario di investimenti,
per l'innovazione, l'ambiente e l'occupazione.
"Il rischio è che la sovracapacità produttiva in Europa,
legata alla transizione del settore automotive, venga scaricata
sul sistema industriale italiano e quindi sull'occupazione in
Italia. Fino a oggi non abbiamo ricevuto una convocazione dal
governo, il tema non è solo quello degli incentivi. Questa
iniziativa si tiene a Torino perché così come non c'è industria
senza automotive, così non c'è automotive senza Torino", afferma
De Palma.
L'inizio è previsto alle 9 presso il Teatro Q77 con
l'assemblea nazionale che sarà coordinata dal segretario
generale della Fiom Torino, Edi Lazzi. Dopo la relazione di De
Palma, la parola passerà alle delegate e delegati di tutta
Italia e vedrà il contributo del segretario generale della
Filctem, Marco Falcinelli. Concluderà il segretario generale
della Cgil, Maurizio Landini. Alle 14.30 si riprenderà con una
tavola rotonda, introdotta dal segretario generale della Cgil
Piemonte, Giorgio Airaudo, con la numero uno della Fiom,
Francesca Re David, il presidente di Federmeccanica, Federico
Visentin, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando e il presidente
della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
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