Via libera del Consiglio comunale
di Torino, con 24 voti a favore e 12 contrari, alle linee guida
per l'accesso al fondo straordinario per i Comuni in difficoltà,
che prevedono tra l'altro l'aumento dell'Irpef. Quest'ultimo
sarà però inferiore a quanto previsto all'inizio per le fasce di
reddito fra i 28 e i 50 mila euro. "E' il primo passo di
un'inversione di ciclo e il contributo di solidarietà che
chiedo, scusandomi con i torinesi che verranno toccati, servirà
a migliorare i servizi e costruire una città che inverte il
trend sulle spese ordinarie", spiega il sindaco Stefano Lo
Russo, secondo il quale "prima del provvedimento il rischio era
il pre-dissesto".
Le opposizioni di centrodestra vanno all'attacco
dell'amministrazione comunale e parlano di "sinistra
sanguisuga", accusandola di mettere le mani nelle tasche dei
torinesi in un momento di crisi. E chiedono al primo cittadino
di rendere conto di come utilizzerà i fondi. "I parametri
dell'accordo sono estremamente vantaggiosi per la città -
sostiene Lo Russo - e credo che il sacrificio chiesto ai
torinesi possa essere sostenibile. Chiedo scusa a quelli che
verranno toccati da questo aumento dell'aliquota Irpef, il 28%
dei contribuenti, il 2% dei quali sopra i 100 mila euro che sono
quelli che verranno toccati di più. Ma non avevo alternative che
chiedere un aiuto diretto al Governo", conclude rivendicando "la
scelta politica di non dismettere le partecipate, cosa che
avremmo potuto fare per non aumentare l'Irpef, così come avremmo
potuto tagliare il piano di assunzioni che però è un dovere di
questa amministrazione".
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